Storia

Le parole per ricordare l’orrore

Auschwitz

STEFANO CASARINO Da diciotto anni è stato istituito nel mondo il Giorno della Memoria, con la risoluzione dell’Assemblea Generale dell’ONU nel 2005 in occasione del 60° anniversario della liberazione del lager di Auschwitz, 27 gennaio 1945. In Italia c’era già…

Il primo Natale a Natale

Basilica di Sant'Anastasia sul Palatino

PAOLO LAMBERTI Il primo Natale a Natale viene celebrato nella chiesa di Anastasia (oggi Sant’Anastasia) il 25 dicembre 326 per iniziativa dell’omonima sorellastra dell’imperatore Costantino. La data di nascita di Gesù è ignota, l’anno probabilmente tra 7 e 4 a.C.,…

L’anima e l’artiglieria. Divagazioni russe

Tolstoj 1856

PAOLO LAMBERTI Per capire Putin è bene riascoltare l’Ouverture 1812 di Čajkovskij, che pure è tra i musicisti russi dell’Ottocento il più occidentalizzante e il più europeo. Nel suo corso si intrecciano i temi della Marsigliese e dell’inno zarista, che…

La città del libro esposto

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ELISABETTA MERCURI I turisti francesi del Settecento quando arrivavano a Saluzzo, oltre a Casa Cavassa e il Duomo, non trascuravano un’altra meta, la casa della bella Maghelona. Sulla facciata di questo palazzo, affreschi a grisaille raccontavano la storia d’amore della…

Manzoni, gli untori e la guerra biologica

Gonin Tra Promessi e Colonna

PAOLO LAMBERTI Se avete letto i Promessi Sposi senza illustrazioni del Gonin e senza la Storia della Colonna Infame non avete letto i Promessi Sposi: o almeno, l’edizione definitiva come la voleva l’autore. La definitiva “Quarantana” del 1840/42 nelle intenzioni…

Il nazionalismo ucraino e l’ombra di Bandera

Stepan Bandera

PAOLO LAMBERTI Leggendo Guerra e pace, o la storia della campagna napoleonica, ci si rende conto di come l’impero zarista fosse il classico impero multietnico e multiculturale formato da una massa di servi della gleba comandata da un’aristocrazia in cui…

Fenoglio e la guerra (parte II)

Il comandante Nord (Piero Balbo)

PAOLO LAMBERTI Dunque il partigiano vive il mestiere e la tecnica del soldato; del resto gli “azzurri” di Mauri sono le unità in cui più forte è l’impronta del vecchio esercito.  Ed ecco che da I Ventitre giorni della città…