NICOLA DUBERTI Fentanyl 50 queste poesie nascono tutte da un’unica esperienza: l’assistenza a mia madre: immobilizzata da 15 anni, è ormai completamente dipendente dal Fentanyl. Senza di Lui non potrebbe vivere, senza il Fentanyl non farebbe che urlare; invece grazie…
La voce di Calliope
Sorprese di luci
Una penna intinta nel cuore, poesie di Flavio Vacchetta
Di pancia (e altri organi vitali) di Alessandra Racca
Un altro nuovo colosso
Vuoti d’aria di Moka (Monika Zanon)
Immagine di ELG21 Dalla prefazione di Simone Santi [...] In questa silloge, i vuoti d’aria evocano metaforicamente l’inconcepibile paradosso (“perché non può esserci assenza d’aria altrimenti non potremmo volare o vivere”) di quella soglia, nella quale si produce una rottura nella trama della realtà ordinaria e…