Confini armonici

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I Lingalad tra musica e letteratura
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La Foresta di Fangorn

Quando Primavera apre le foglie di faggio
E la linfa scorre nei rami
Quando luce brilla sul rapido fiume
E il vento spazza colli lontani
Quando è lungo il passo e profondo il respiro
E’ chiaro il cielo e l’aria fresca
Quando è lungo il passo e radioso il cammino
E’ chiaro il cielo e l’aria fresca
Quando Estate avvolge la terra in un abbraccio,
Quando sotto fronde dormienti
Gli alberi sognano e sussurrano in coro
E il vento soffia da occidente
Quando è lungo il passo e profondo il respiro
E’ chiaro il canto e l’erba fresca
Quando è lungo il passo e leggero il cammino
E’ chiaro il canto e l’erba fresca
Ritorna a me, ritorna da me
E dì che è bella la mia foresta
Ritorna a me, ritorna da me
E dì che è bella la mia foresta
Quando Autunno immerge i boschi nella nebbia
E porta lontano il sentiero
Sulle umide foglie screziate di rosso
Il piede si posa leggero
Quando è lungo il passo e profondo il pensiero
E il vento freddo il viso sfiora
Quando è lungo il passo e tortuoso il cammino
E il vento freddo il manto sfiora
Ritorna a me, ritorna da me
E dì che è bella la mia dimora
Ritorna a me, ritorna da me
E dì che è bella la mia dimora

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Occhi d’ambra
(Autore Giuseppe Festa num SIAE: 129718)

Colti da pioggia improvvisa sorpresi sul lungo sentiero
Scossi da brividi ecco la pista che porta a Rio Nero
Nuvole montano una sull’altra e calpestano il bosco
Roccia che sputa fontane di gelo che frugano a fondo
Terra che diventa acqua e poi acqua che diventa terra
Terra che diventa acqua e poi acqua che diventa terra

Soli e aggrappati alle rocce sul ciglio di un fiume che corre
Un muro nero di onde e di rami che urla e che morde
Terra che diventa acqua e poi acqua che diventa terra
Terra che diventa acqua e poi acqua che diventa terra
Occhi d’ambra a cavallo di fiume e fango
Occhi d’ambra una visione che già si è persa

Festivaletteratura 2014 Mantova

La grande orsa

I flebili sussurri di un’ombra
Il fugace apparire di una sagoma
Il lento movimento paziente
Tra le fronde che vestono il bosco a mistero
La zampa possente in un laccio di cemento che soffoca l’anima
Proiettili di dimenticanza
Promesse virtuali, false cattedrali
È un richiamo imbrigliato in una lacrima
È il colore che ha dipinto notti e giorni
È un canto sottile, una supplica
È un sogno raccolto ai piedi dei monti
Dall’altopiano alla fonte d’argento
Dal lago ghiacciato tra i colli silenti
La voce di molti si nutre del tempo
E la Grande Orsa ancora corre nel vento corre nel vento
Bruciano i cuori nella notte
Come fuochi riscaldano le tenebre
E gli occhi respirano i monti
Mentre l’Orsa si leva tra il bosco e le stelle
È un richiamo imbrigliato in una lacrima
È il colore che ha dipinto notti e giorni
È un canto sottile, una supplica
È un sogno raccolto ai piedi dei monti
Dall’altopiano alla fonte d’argento
Dal lago ghiacciato tra i colli silenti
La voce di molti si nutre del tempo
E la Grande Orsa ancora corre nel vento corre nel vento
Dall’altopiano alla fonte d’argento
Dal lago ghiacciato tra i colli silenti
La voce di molti si nutre del tempo
E la Grande Orsa ancora corre nel vento corre nel vento
corre nel vento corre nel vento

Lingalad bosco clusone copia
Come e quando nasce l’esperienza artistica dei Lingalad?
I Lingalad nascono nel 2000 quando il nostro cantante Giuseppe Festa ha messo in musica alcune poesie del libro “Il Signore degli Anelli” di Tolkien. Il progetto artistico, in realtà, era nato quasi per gioco, invece la fortuna ci ha condotto su sentieri inaspettati. Come inaspettata è stata la lettera di Priscilla Tolkien, che ci ha ringraziato per aver musicato l’opera di suo padre, apprezzando lo stile scelto.

Lettera-di-Priscilla-Tolkien

Nel 2003 è arrivata poi una chiamata dall’America: siamo stati infatti invitati alla prima del film di Peter Jackson “Il Ritorno del Re”, terzo capitolo della trilogia de “Il Signore degli Anelli”. Quando abbiamo ricevuto l’invito pensavamo a uno scherzo, e invece poche settimane dopo ci siamo trovati a Toronto a suonare prima della proiezione, davanti ad un grande pubblico e ad alcuni degli attori del film. Un’esperienza bellissima che non dimenticheremo mai. In seguito abbiamo girato parecchio, sia in Europa sia in America. Nei cd successivi, però, abbiamo deciso di abbandonare il filone tolkieniano per raccontare storie più vicine a noi, seppure universali. Il rapporto tra uomo e natura sulle nostre montagne, per esempio. Così è nato l’album “La Locanda del Vento”.

Lingalad in concerto

A quali suggestioni musicali e/o a quali musicisti avete fatto riferimento nella vostra scelta artistico-musicale?
Nel gruppo abbiamo gusti musicali molto eterogenei, che vanno dal rock metal al pop, dal reggae alla classica. Il rock folk è però il genere che ci accomuna e che abbiamo fatto nostro per raccontare le nostre storie in musica.
Cerchiamo di unire la tradizione cantautoriale italiana (i nostri testi sono rigorosamente in italiano) ad atmosfere dal sapore più anglosassone e, a tratti, celtiche, con un uso abbondante di flauti negli arrangiamenti.

copertina L'ombra del gattopardo

Qual è il vostro rapporto con la letteratura?
La letteratura, in particolare quella che si nutre del potere evocativo della natura, è un filo rosso che attraversa quasi tutta la nostra produzione musicale. Abbiamo iniziato con “Voci dalla Terra di Mezzo” nel 2000, per arrivare ad oggi con “Confini armonici”, in cui abbiamo messo in musica i personaggi dei libri di Giuseppe, che ne frattempo si è affermato come romanziere. I suoi libri, editi in Italia da Salani, Mondadori e Piemme, hanno infatti riscosso parecchio successo, e sono stati tradotti anche all’estero.
Nel nostro ultimo album “Confini armonici”, quindi, ci siamo ispirati a personaggi come Orante Della Morte e Sandro Di Ianni, che animano le pagine de “Il passaggio dell’orso”. O come Lumi, il misterioso gattopardo raccontato da Giuseppe nel suo “L’ombra del gattopardo”. E proprio ad un episodio di quest’ultimo libro si ispira il testo della canzone “Occhi d’ambra”, che abbiamo scelto per il video di lancio: https://www.youtube.com/watch?v=iFvRwbAdSa4

Nel video, possiamo ben dirlo, è la natura a darci gli strumenti per far musica. Ci siamo divertiti moltissimo a girarlo e speriamo possa divertire anche voi.
Ora inizierà un tour promozionale e chi volesse vederci suonare dal vivo trova le date (in continuo aggiornamento) sul nostro sito www.lingalad.it

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Il vecchio lupo
https://www.youtube.com/watch?v=EFz-jimvvME
Vado lontano
https://www.youtube.com/watch?v=xOo1iEf_F1A