MICHELE GHIBAUDO – Musiche di Davide Arneodo
Perché il tre è il numero imperfetto
ASCOLTO – L’oceano
LETTURA – POESIA A TRE Gargano
I
Camminavano, quelle donne, come se non avessero mai visto respirare il mare. Le gonne, ginestre giganti sventolavano i petali come rapite dal ritmo di un grande respiro.
II
Enormi tendoni che sembravano giganteschi fiori che poi erano gonne di donne avviate al mare.
III
Pareva volessero salvarlo dal soffocare per la troppa calura o per un sassolino ingoiato contro vento.
ASCOLTO – È cominciato tutto così
(tratto da LO SHOW DEI TUOI SOGNI Racconto per voce e musica di Tiziano Scarpa con Luca Bergia e Davide Arneodo dei Marlene Kuntz © 2013 Ala Bianca Group © 2013 Giulio Einaudi Editore)
LETTURA - POESIA A TRE penombre, piccole ferite, sole
I
A perdifiato senza piegarsi a raccoglierlo, travolgendo le felci con la spada di bastone e le facciamo sanguinare di linfa verde sui nostri pantaloni, col fiato grosso d’impeto ritornato pestando un cardellino trasalito come il fiato perduto all’ombra, tunnel verde scuro a macchie sparute fluorescenti, è il sole che avanza centellinando la timida bellezza tra le fronde e il fogliame nella penombra, sono il nemico … mi sussssurra … maglietta a righe, pirata piccolo con la furia incontenibile, con bramosia di chi vede il mondo intero tutto lì da conquistare … ad un passo, lì, lì … in equilibrio sul tronco, l’arco perfetto disegnato nella brezza, le braccia rivolte verso il tesoro suo, oltre la penombra, nostro cielo dorato.
II
Tavolozza, come uno spruzzo di ciliegia ed un pianto volante tra l’erbe, risalire tra i vecchi pini, sulla strada, verso casa.
III
Ho visto una pelle così marrone, così spessa ma così marrone, spessa da sembrare cuoio, no, tronco di castagno, ma così dura, spessa da sembrare falce arsa al sole, ma così grande da sembrar le grate scure del balcone, così grande da sembrare la catasta di legna da ardere, così grande da essere la notte nostra, attesa con calma, seduto accanto alla sua pelle, dentro la sua pelle … davanti al nostro cielo all’imbrunire, attesa con calma notte nostra, grande quanto il suo profilo di cuoio, legno, ferro, notte nostra.
Davide Arneodo è un produttore, compositore, arrangiatore, polistrumentista, ascoltatore di suoni e generatore di idee.
Quinto elemento di una delle più importanti rock band italiane: Marlene Kuntz. Ha collaborato in studio e dal vivo con Skin, Howie B, Steve Forrest (Placebo), Jörg Wähner (Apparat), Roman Rappak (Breton), Cherie (Warren Suicide), VOV, Niagara, L’Aura, Gianni Maroccolo, Afterhours, PFM, New Trolls, Francesco Renga, Cristina Donà, Tiziano Scarpa, Claudio Santamaria, Marco Travaglio e molti altri artisti. Ha pubblicato dischi in Europa, Stati Uniti e Giappone con EMI Music, Sony BMG, Warner Music, Columbia/Sony Music, Einaudi e molte etichette indipendenti. Ha esplorato il mondo dell’arte contemporanea collaborando con il duo di video artisti Masbedo, con opere esposte ad Art Basel, Lugano Contemporanea, Biennale di Venezia e Indeependance. Ha composto musiche originali per il Teatro Stabile di Torino, Volksbühne di Berlino, Teatro di Roma e Accademia degli Artefatti di Roma, partecipando in scena in doppia veste di musicista e attore, con repliche in tutta Europa. Attualmente vive e lavora a Berlino.(Foto e biografia sono tratte da http://www.davidearneodo.com/)
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Le foto presenti nell’articolo sono di Michele Ghibaudo, l’opera è di Franco Blandino