SILVIA PIO (a cura)
Premio Ostana: scritture in lingua madre – Ostana 2/5 giugno 2016
Per l’ottavo anno si ritrovano a Ostana dal 2 al 5 giugno, scrittori e poeti di tutto il mondo appartenenti alle culture delle minoranze linguistiche. È un festival della diversità linguistica e culturale all’insegna della convivialità e della condivisione dei valori rappresentati dalle varie lingue e culture di cui gli autori in lingua madre sono portatori.
L’ambiente alpino, la cultura occitana, l’ascolto di voci e l’incontro con artisti nelle lingue meno diffuse creano, come ogni anno in Ostana, un’atmosfera rara che vale la pena vivere accanto agli autori premiati. Il Premio si propone quindi come un lungo week end di turismo culturale fuori dagli schemi classici che nella letteratura, nella musica, nel cinema e nella convivialità , trova la sua vera dimensione attrattiva.
In questa edizione gli autori in lingua madre provengono dall’Ecuador, dalla Nigeria, dal Paese Basco, dalla Frisia, dall’Occitania e dalla Grecìa salentina.
Negli anni si sono succeduti poeti, narratori, saggisti provenienti da tutto il mondo che hanno come obiettivo mantenere vive le lingue della loro tradizione, le loro lingue madri. Non permettere che una lingua muoia significa «non perdere la fiducia in sé»; il poeta Jun Tiburcio Perez Gonzales, di antica lingua Tutunakú della regione messicana del Totonacapan, scrive: «Fa’ valere la tua parola / a cui nessun altro darebbe valore, / se non noi stessi. / Scrivi nella tua lingua, / studiala, / parlala, / ascoltala. / Dischiudi la tua saggezza, / amati, / rispettati, / onora te stesso.» Ricordiamo gli altri autori intervenuti all’edizione del 2015; per una panoramica delle edizioni precedenti si veda qui http://www.chambradoc.it/scrittureinlinguamadre.page, mentre in questo video si può trovare la mappa di tutti gli autori. https://vimeo.com/126779365.
Gli autori hanno spesso compiti istituzionali, come Jacques Thiers, poeta, drammaturgo, giornalista e romanziere, docente presso l’Università della Corsica e figura imprescindibile nel mondo della sociolinguistica e della modernizzazione della lingua corsa, nella Università, nella società e nel territorio.
Numerosi sono i giovani che intervengono alla manifestazione, come per esempio il lappone Niillas Holmberg, classe 1990, che si esprime in tre lingue: il Saami settentrionale, il finlandese e l’inglese. Il premio per la traduzione è andato all’editore Clive Boutle, fondatore della Francis Boutle Publishers, una piccola casa indipendente con base a Londra, specializzata in storia sociale, storia dell’arte, delle donne e delle lingue regionali e minoritarie, delle quali sono presenti nel catalogo numerosi volumi di antologie.
La lingua occitana riceve ovviamente un’attenzione importante e una sezione del Premio è dedicata agli autori che si impegnato per la sua diffusione. È stato premiato James Thomas per la sua antologia di letteratura occitana Grains of Gold (in lingua inglese), un impressionante lavoro di ricerca, analisi, compilazione dei testi più pregevoli, conosciuti o meno, della letteratura occitana dai trovatori ai nostri giorni.
Non si pensi che la nostra lingua nazionale non possa venire coinvolta nella discussione. Antonia Arslan, scrittrice italiana con origini armene, che al suo attivo ha alcuni best seller di ambientazione armena e la traduzione del poeta Daniel Varujan (vittima della deportazione da parte dei Turchi), ha raccontato «l’angoscia di quella lenta malattia che è perdere – un pezzo alla volta – la lingua in cui si è cresciuti… ho capito improvvisamente quanto un simile pauroso impoverimento stia capitando anche all’italiano, vittima di assurdi neologismi inglesizzanti che sembrano vestirlo di piume moderne, perline di inutile chincaglieria».
Quest’anno il Premio Ostana annuncia un’importante novità con due nuove sezioni, una dedicata alla composizione musicale, l’altra al cinema.
Nelle giornate del Premio, il Borgo bello di fronte al Monviso ospiterà presso il nuovo Centro Polifunzionale di Miribrart, borgata simbolo della rinascita architettonica e umana di Ostana, la Mostra “Lenga(s) de Guerra”, curata dal CIRDOC di Béziers. La mostra rimarrà aperta fino al 26 giugno e chiuderà con il convegno “Disobbedienti alla guerra - disertori, ammutinati, rivolte, fucilazioni sommarie nel primo conflitto mondiale”, coordinato da Fredo Valla.
Il calendario del Premio proseguirà quindi con un’iniziativa realizzata in collaborazione con L’Aura – Scuola di Cinema di Ostana: “Sguardi discreti”, laboratorio di antropologia visiva, che si terrà da 13 al 15 ottobre, condotto da Renato Morelli (Premio Ostana Cinema 2016).
Info: http://www.chambradoc.it - chambradoc@chambradoc.it – 328.312980