Sabrina Napoleone e la musica
Non conosce il valore delle cose
E divide, lei divide,
è sempre roba da poco
che porta appresso,
crea, consuma, sorride,
crea, consuma, sorride.
La parte migliore,
La parte migliore
La parte migliore
La parte migliore del suo tempo,
la parte migliore delle sue energie,
la parte migliore del suo bene,
la parte migliore dei suoi beni.
Non ha la forza della tua mano,
non trattiene, non trattiene,
crede a quello che dice,
al sangue di ogni mese,
alla tua bocca quando viene.
Ha fame, si nutre di poesia,
ha sonno, riposa nella fantasia,
si specchia e ride nella faccia mia.
Non ascolta quello che le dico,
non comprende, non comprende,
perché seguo la corrente,
perché chino il capo,
lavoro, consumo, mi arrendo.
La parte migliore,
La parte migliore
La parte migliore
La parte migliore del suo tempo,
la parte migliore delle sue energie,
la parte migliore del suo bene,
la parte migliore dei suoi beni.
E ringrazio dal profondo del cuore
coloro che hanno radicato
così profondamente in me
la norma che la parte migliore
vada sempre lasciata agli altri
***
Fate la nanna coscine di pollo
che vostra mamma vi ha fatto un gonnello
e ve l’ha fatto piccino e rotondo,
fate la nanna coscine di pollo.
Fate la nanna coscine di pollo,
che madre Chiesa vi ha fatto il mantello
e ve l’ha fatto col senso di colpa
fate la nanna che il Cielo vi ascolta.
La finanza e la mafia non dormono mai,
come fate a dormire con questo rumore?
I potenti e politici restano svegli,
è l’insonnia, l’insonnia al potere.
La finanza e la mafia non dormono mai,
come fate a dormire con questo rumore?
I potenti e politici restano svegli,
è l’insonnia, l’insonnia al potere
Fate la nanna coscine di pollo
che mamma scuola vi ha fatto il cappello
e ve l’ha fatto di carta e di fumo,
fate la nanna che il giorno è lontano.
Fate la nanna coscine di pollo
che madre Italia vi ha fatto l’ombrello
e ve l’ha fatto col sangue e col piombo,
fate la nanna che il buio è profondo.
La finanza e la mafia non dormono mai,
come fate a dormire con questo rumore?
I potenti e politici restano svegli,
è l’insonnia, l’insonnia al potere.
La finanza e la mafia non dormono mai,
come fate a dormire con questo rumore?
I potenti e politici restano svegli,
è l’insonnia, l’insonnia al potere
Tutto a un tratto è finita
Ed intorno nemmeno una voce,
neppure uno straccio di umanità
e nessuno che accende la luce
e nessuno che insulta il vicino,
nessun vecchio che piscia sul muro,
né auto, né spari, ne messe a suffragio,
nessuno che vende, che fotte, che piange.
Ma qualcosa mi ronza nel pugno,
ho qualcosa nel pugno.
Forse ero distratta,
ero assorta, ero sovrappensiero,
il mondo è finito un minuto fa
e non ho salutato nessuno,
e finiti i conflitti di sangue,
le campane, la ricreazione,
la sveglia, mia madre, la sanità,
anche i cuochi alla televisione.
Ma qualcosa mi ronza nel pugno,
ho qualcosa nel pugno.
Ma qualcosa mi ronza nel pugno,
ho qualcosa nel pugno.
Apro il pugno e una mosca
mi balla il flamenco,
una mosca mi guarda,
e mi balla il flamenco,
una mosca mi guarda,
e mi balla il flamenco.
E se fossi impazzita,
fossi vittima della mia mente,
la fine del mondo una fantasia,
fosse tutta al suo posto la gente.
E gli sbirri che picchiano duro,
il servizio civile, l’insonnia,
le rate, l’iPad, la sharia, il web,
la più morbida carta da culo.
Ma qualcosa mi ronza nel pugno,
ho qualcosa nel pugno.
Ma qualcosa mi ronza nel pugno,
ho qualcosa nel pugno.
Apro il pugno e una mosca
mi balla il flamenco,
una mosca mi guarda,
e mi balla il flamenco,
una mosca mi guarda,
e mi balla il flamenco.
È Primavera
È Primavera!
Mohammed ha dato fuoco alla protesta,
Ben Ali ha fatto fuoco sulla folla,
Cartagine è solo un ricordo nella testa.
Hammamet, Hammamet,
Hammamet, Hammamet,
Moubarak non ha nipoti minorenni
alle gare di burlesque di Berlusconi,
però stava già al potere da decenni.
I faraoni, i faraoni,
i faraoni, i faraoni.
È Primavera!
Il Rais accolto a Roma ed acclamato,
l’anno dopo Misurata è un cimitero,
interveniamo con le bombe della NATO.
Oro nero, oro nero,
oro nero, oro nero.
I Siriani che si oppongono al governo,
muoiono cambiando il nome di quest’era,
sulla strada per Damasco non è inverno,
è Primavera, è Primavera,
è Primavera, è Primavera.
È Primavera!
Quando e come ti sei avvicinata alla musica come espressione artistica?
Ho iniziato piuttosto tardi. Io scrivevo; la musica era un mistero bellissimo di cui godere. Prima di essere coinvolta, come autrice, da alcuni amici musicisti, non avrei mai pensato che sarei in qualche modo diventata una musicista anche io.
Il passaggio dalla scrittura dei testi a quella della parte musicale è stato molto naturale; oggi addirittura mi risulta più difficile scrivere un testo senza pensare al suono che avrà. Ora la musica è per me un elemento fondamentale ed un terreno di ricerca inesauribile. Mi piace andare oltre gli spazi consentiti dalle convenzioni, dai generi e dagli usi consueti degli strumenti. Forse proprio perché non ho avuto una formazione canonica come musicista, ma, piuttosto mi sono addentrata in un mondo alieno con l’approccio dell’esploratore. E’ la parte letteraria tuttavia che definisce le regole all’interno della mia opera, che ha una funzione demiurgica. Per me sta proprio lì la meraviglia di una canzone, ovvero la capacità di sustanziare l’ineffabile.
Quali suggestioni musicali e/o riferimenti letterari confluiscono nella tua produzione musicale e testuale?
Ho ascoltato di tutto ma soprattutto alcuni cantautori italiani. Quando ero adolescente c’erano canzoni di cui non volevo lasciarmi sfuggire niente, nessuna metafora, nessuna allusione, nessuna descrizione. Forse la mia vocazione è più rock, ma non è detto , la musica elettronica a volte riesce a rapirmi totalmente, così come comprendo il potere della musica tradizionale che arriva forte e chiara a chiunque in qualunque parte del mondo. Le connessioni neuro psicologiche tra noi e la musica sono un argomento molto affascinante.
Come dicevo prima, è la lingua scritta e cantata che mette in ordine tutto. La letteratura, la lingua parlata, la poesia sono, per dirla con Wittgenstein, giochi con regole definite. Cambiamo piano e gioco spesso, questo per adattare le esigenze comunicative al contesto ed allo scopo. La mia produzione artistica quindi pretende solide fondamenta letterarie per sorreggere tutto il resto.
Breve biografia.
Nata a Genova, Sabrina, fin dall’età di 7 anni, dimostra un evidente talento per la scrittura. Durante i primi anni di liceo, grazie all’amicizia con un coetaneo musicista, comincia a scrivere testi di canzoni, dapprima per altri, e poi, in breve, acquisite alcune nozioni di chitarra classica, prosegue componendo testi e musiche per sé stessa. Nel 1995, con alcuni amici, fonda la band “Aut-Aut” in cui gioca il ruolo di compositrice e cantante. In quello stesso anno, con gli Aut-Aut autoproduce l’EP Aria di Vetro. Tra il 1998 e il 2000 compone, registra e autoproduce l’album Anacronismi. L’ attività musicale con gli Aut-Aut, sia in studio di registrazione che live, prosegue con alcuni cambi di musicisti fino a tutta l’università. Nel 2003 Sabrina si laurea con lode in Filosofia presso l’Università degli Studi di Genova. Dal 1999 affianca la sua attività musicale al teatro entrando a far parte della Compagnia Teatrale Personae di Genova fino al 2006. Nel 2003 Gli Aut-Aut si sciolgono Sabrina continua a comporre da sola senza esibirsi dal vivo, fino al ritorno sulla scena musicale nell’agosto 2007 come finalista per il concorso nazionale per cantautrici; UN MARE DI DONNE. Nel Maggio 2008 è stata semifinalista al concorso nazionale JUST LIKE A WOMAN. PREMIO JANIS JOPLIN. Da allora è seguita un’intensa attività live tra concerti di brani originali e lo show tributo a Patti Smith, “Night at Chelsea Hotel”. Nell’aprile 2013, con Toast Records di Torino, pubblica il singolo E’ Primavera brano selezionato anche dal MEI per la compilation Best of Festival 2013. A giugno 2014 esce con Orange Home Records il suo nuovo album, La Parte Migliore con la produzione artistica di Giulio Gaietto.
Sabrina è finalista con La Parte Migliore per l’assegnazione delle prestigiose Targhe Tenco 2014 nella sezione Migliore Opera d’Esordio.
A Dicembre 2014 Sabrina Napoleone è stata in tour nei più importanti club italiani assieme Lene Lovich, artista di culto della scena new wave internazionale.
Autrice definita dalla critica “ iconoclasta”, “potente” e “qualcosa di totalmente diverso”, Sabrina, coniuga nel momento creativo la canzone d’autore, intesa nel senso più alto del termine, con sperimentazioni elettroacustiche di matrice rock.
Oltre all’attività artistica svolta in prima persona, Sabrina si è spesso impegnata nell’organizzazione di eventi a carattere artistico-culturale. Dal 1999 si occupata assieme al regista Gianluca Valentini dell’organizzazione e della promozione degli spettacoli della Compagnia teatrale Personae. Dal 2004 al 2009 apre e gestisce due librerie per cui cui cura anche l’organizzazione di presentazioni di libri, spettacolo e concerti. Durante la stagione teatrale 2009 -2010 organizza e promuove con il sostegno del Teatro della Tosse di Genova la rassegna di musica d’autrice “Quello Che Le Donne Ci Dicono”. Nel 2011 fonda assieme a colleghe e colleghi musicisti e cantautori, Lilith Associazione Culturale con cui porta avanti numerosi progetti cultural/musicali, tra cui il Lilith Festival, divenuto ormai evento di punta della stagione genovese, con lo scopo di valorizzare la nuova scena cantautorale nazionale con particolare riguardo alle proposte femminili.
Attualmente Sabrina è impegnata nella scrittura di un nuovo album.