Quando e perché è nata “EquiLibri d’Oriente”?
L’esperienza di EquiLibri d’Oriente nasce nell’estate del 2012 su iniziativa di alcuni giovani musulmani mossi dalla loro passione per la cultura. Da allora, oltre allo sviluppo dei propri interessi intellettuali su diverse tematiche, il gruppo ha lavorato alla divulgazione nella nostra società della ricchezza del patrimonio di saperi, tradizioni, usi e costumi del mondo arabo-islamico, un contesto quest’ultimo spesso stereotipato e trascurato. Parallelamente viene esercitata una promozione di attività culturali all’interno della stessa comunità islamica, specialmente rivolte ai giovani.
29 aprile 2016: EquiLibri d’Oriente presso il Circolo dei Lettori di Torino promuove l’incontro su “Pasolini e lo Yemen”
Quali attività culturali avete promosso ed intendete promuovere?
Fin dall’inizio è nata una collaborazione con il Circolo dei lettori che ha permesso la creazione di un gruppo di lettura speciale. È stato così possibile organizzare in questa sede incontri mensili di diverso tipo, capaci di abbracciare diversi campi come la letteratura, l’arte, la musica, il cinema e molti altri. Con il tempo è avvenuta la partecipazione anche ad altri contesti, come festival e campagne di promozione alla lettura.
La letteratura ha un ruolo particolare nel vostro progetto?
Il nostro rapporto con la letteratura è sempre stato strettissimo come testimonia il gioco di parole del nostro nome. Infatti fin da subito il libro è stato il mezzo per scoprire “l’Oriente”, una sorta di filo conduttore di un viaggio letterario tra testi antichi e contemporanei che ha permesso di superare i confini e svelare paesi, etnie e civiltà. In fondo chi meglio di uno scrittore, o di un poeta, può raccontare attraverso una pagina le diverse idee, anime e sfumature che abitano il proprio mondo quando quest’ultimo a noi pare così lontano e sconosciuto? Insomma “Galeotto fu il libro” e confidiamo che lo sia ancora.
