Poesie al vino

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Foto di Bruna Bonino

ALFREDO PÉREZ ALENCART

PARLANDO DI TE COL VINO

Col vino
parlando di te, sillaba
dopo sillaba,
con fiducia,

nell’ardente sovranità
di ricordi
che non mutano

Lo dico, lo ripeto a me stesso,
con il vino,

e tu qui
frutto della risurrezione
sotto il cielo ferito
della pena

Allora, con la vite,
e i suoi rami, un patto
del raccolto a venire,

la nuova essenza
con quella parlerò
di te, sillaba
dopo sillaba,

con fiducia.

*

UN SORSO E ANCORA UN ALTRO

Un sorso e ancora un altro
per comporre una canzone
che adorna l’anima
e innalza bandiere di
benvenuto

proprio per la grande
gioia profonda
o un abbraccio.

Un sorso e chiudere gli occhi.
Un altro ancora
ad alzar la coppa
ed osservare il cammino delle
apparizioni

Il vino come segno
del primo miracolo
che,
celebra, felice,
l’alleanza dell’uomo
con l’uva.

Un sorso e ancora un altro
in ogni stazione del tempo
che è la vita.

*

SUBLIME NETTARE

Ora sei nel mio pugno,
coppa di nettare
sublime,

ho vendemmiato la frutta
del paradiso

Ora sei nella mia gola,
penetrante mio
agganciato
dirigendo bagliori
e nostalgie.

Ora stai dentro
per pomparmi il cuore
alla tua alta temperatura,
esplosione di bengala.

Ora stai riscaldando
la fredda acqua del desiderio,
la bellezza della perfetta
speranza.

La tua voce non è una leggenda
quando sei dentro di me.

*

CANZONE DEI CALICI AL VINO Video

Sotto i portici
della lucida piazza
si servono le coppe
con tre dita di vino
il pianto dell’acqua
e l’intensa voce
del cieco che implora
più pane, più vino.

Tanto sentite
che canta e incanta,
chiedere più vino,
più coppe di grazia
più rossi corredi
saziando la tua sete,
colmando il vuoto
d’ogni giorno.

Quanto freddo, quanto freddo …
un altro giro di vino
il passaggio di ragazze
che vanno sorridendo;
non sanno che in alto
salmi inascoltati
segnano il cammino
senza gocce di vino.

Così freddo, così freddo …
sollevando la coppa
malgrado sulla Piazza,
in mezzo al rumore,
non si ascoltano le grazie
né si comprende il sollievo
del decreto divino.

Grazie, grazie!
miei cari provinciali,
Grazie mille volte!
floridi amici.

Fotografía por Enrique Carrascal (2010)

Foto di Enrique Carrascal

Alfredo Pérez Alencart (Puerto Maldonado, Perù, 1962) poeta peruviano-spagnolo e professore della Univerità di Salamanca. Coordina, da 20 anni, l’Incontro dei Poeti iberoamericani di Salamanca. Ha pubblicato 15 libri di poesie ed i suoi versi sono stati tradotti, parzialmente, in cinquanta lingue. Fra i riconoscimenti ricevuti ci sono il Premio di Poesia Jorge Guillén (Spagna, 2012) e il premio Umberto Pellegrino (Brasile, 2015). Le traduzioni all’italiano sono di Beppe Costa (Catania, 1941), poeta, editore e traduttore che vive a Roma da decenni. Fra gli autori da lui tradotti in italiano, troviamo fernado Arrabal e Manuel Vazquez Montalbàn. Ha consciuto Alencart durante il 15° Festival Internazionale di Poesia (Maghar, Galilea, 2014).

Traduzione di Beppe Costa

(A cura di Germain Droogenbroodt)

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