SILVIA PIO
Le due figure con la tonaca scura e il velo bianco si allontanano sulla strada sterrata che porta al campo di grano appena mietuto, una cinge col braccio le spalle dell’altra. È l’immagine che rappresenta il progetto di tre fotografi che hanno voluto raffigurare la vita quotidiana della Congregazione delle Suore Missionarie della Passione, in Villavecchia, nel Comune di Villanova Mondovì, nel convento, nella casa di riposo e nell’asilo dove le sorelle lavorano e vivono.
Un progetto singolare perché degli ordini religiosi nessuno parla; di questa vita di preghiera e lavoro tutti hanno un po’ timore come di qualcosa per pochi eletti, o pochi svitati, che manca del ‘glamour’ o della sensazionalità che l’arte moderna ritiene suoi elementi essenziali.
Questa congregazione è stata fondata nel 1936 dalla beata Madre Maria Margherita Lazzari; la piccola comunità religiosa sarà provvidenziale per i partigiani, per gli orfani di Chiusa Pesio e per quanti busseranno al Convento di Villavecchia per essere aiutati durante la seconda guerra mondiale, in particolare dal 1943 al 1945.
La congregazione è oggi presente oltre che in Italia (Casa Madre e Torino), in Ecuador e Romania. A Villavecchia si occupa della casa di riposo e dell’asilo, oltre che di tenere aperto per le visite il Santuario di santa Lucia nei mesi estivi, continuando l’opera di servizio alla comunità iniziata dalla fondatrice.
«Qualcosa o niente succederà sono le parole che la superiora, Madre Chiara, ci disse sorridendo al termine del nostro primo incontro, quando le presentammo la nostra idea di raccontare con immagini l’operosità serena e l’impegno costante delle sorelle». Così viene presentato il progetto fotografico, realizzato da Lorenzo Avico, fotografo professionista e stampatore nonché collaboratore di Margutte, Carlo Lippolis, archeologo e professore presso l’Università degli Studi di Torino e Luca Bonelli, libero professionista di Villanova Mondovì: «molto più di un reportage, un’esperienza condivisa che porteremo sempre con noi».
Si tratta di trentasette fotografie che raffigurano lavoro e preghiera delle suore, dettagli e paesaggi della loro vita quotidiana e dell’ambiente dove la svolgono: le colline di Villavecchia, l’antica chiesa di Santa Caterina, le grotte di Santa Lucia, ma anche l’orto e la cucina, il giardino dell’asilo che vede le sorelle giocare con i bambini. Le Suore Missionarie della Passione vengono ‘svelate’ in atteggiamenti semplici ma intensi, dove viene colto non solo lo spirito di servizio, ma la loro delicata umanità femminile.
Le foto sono in formato 30×40, stampate in Fine Art su carta di cotone: un lavoro durato circa due anni che ha portato a una prima mostra realizzata nell’autunno 2016 presso la chiesa di Santa Caterina in Villavecchia. Questa mostra viene ora presentata al pubblico nelle sale di Palazzo Samone, via Amedeo Rossi 4 a Cuneo, dal 17 al 26 marzo, con le seguenti aperture:
sabato 18 marzo - domenica 19 marzo - sabato 25 marzo - domenica 26 marzo
dalle 10.00 alle 19.00 orario continuato