Sussurri dal blu di Maria Miraglia

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Dalla prefazione di Muhammad Shanazar, poeta pakistano:

Maria è una poetessa italiana; grazie alla moderna tecnologia, ho avuto la opportunità di conoscere le sue poesie e sono stato profondamente colpito dai suoi pensieri, la sua natura sensibile, dalla sua personalità e dallo stile con il quale colloca in sequenza le sue perle splendenti, le parole. Ha la sua peculiare tecnica per articolare il suo vivace pensiero, con tale energia e veemenza da meravigliare il lettore che, poi, si arresta per un po’ per misurarne la profondità. Nelle sue poesie, Maria ha esposto ampiamente i colori del suo pensiero e in modo molto efficace.
La sua prima poesia “Parole” è suggestiva: le parole si librano intorno a lei come farfalle e Maria deve operare una scelta tra di loro per le sue rose, le sue poesie. Alcune sono catturate nelle gabbie delle sue pagine, altre volano via e lontano diventano polveri di stelle. Queste sono immagini penetranti che non ho mai incontrato nei libri di letteratura letti finora:

poche restano
nella pagina
ingabbiate
le altre son lì fuori
scintillanti polvere di
stelle a riempire l’aria
della notte di messaggi
segreti
di cose non dette

Maria appare essere maestra nel dipingere il profondo stato pensoso e cupo della mente che è una parte essenziale della vita umana e che non può essere confutata; prova malinconia vedendo gli alberi spogli nell’approssimarsi dell’autunno, gli uccelli volare via in cerca di un clima caldo e, d’altro canto, un vecchio che attraversa la nuda natura, assorto nei ricordi del passato, e va lento verso l’incerto futuro; l’autrice crea ancora una volta una immagine molto bella, carica di sconforto.
Maria è una poetessa molto sensibile, ciò che la circonda, le mutevoli condizioni del tempo, i mattini, le notti, le stelle e il cielo, la pioggia, gli uomini che vanno per le vie, il buio, la luce, tutto influisce sul suo umore poetico. Coglie la materia prima per la sua poesia dal mondo intorno sé, poi da artista, la modella trasformandola in un notevole pezzo di poesia.
Quando scorriamo i suoi versi, gradualmente il suo essere interiore si rivela a noi ed ogni nuova lettura ci svela un nuovo aspetto. Può essere considerata un bocciolo, una rosa, il tenero e delicato turbamento della sua esistenza interiore sboccia ad ogni alito di vento.
Maria scrive anche splendide poesie d’amore, le sue emozioni sgorgano dolcemente dal cuore, non è insensibile verso le persone che la amano, essendo una poetessa sente le emozioni dolorose e le inquietudini delle loro anime. Considera l’amore il sentimento supremo della vita:

Scrivi per me una poesia d’amore
quando la luna
le sue ancelle chiama a
costellare di perle lucenti
la volta scura
Scrivi per me una poesia d’amore
quando i venti
dolcemente muovono le cime degli alberi
intonando romantiche serenate
Scrivi per me parole d’amore
quando le onde
come bimbi gioiosi si rincorrono

(…)

L’intero poema è una gemma della poesia ed una aggiunta preziosa al tesoro della letteratura. In “Martiri della Umana Follia”, vengono condannati la violenza, l’assassinio, la carneficina e si anela alla pace nel mondo. Molto è stato scritto sull’assassinio spietato e l’atto brutale dei terroristi presso la scuola pubblica di Peshawar, Pakistan, verificatosi il 16 dicembre 2014, ma per quanto io sappia, Maria è la prima tra i poeti internazionali che ha reagito all’evento e scritto la più splendida delle poesia in lingua inglese. Il giorno dopo la colossale perdita degli studenti pakistani, l’ho trovata sul web italiano in www.margutte.com.
L’autrice fa propria, nel poema, l’entità del dolore; i primi versi sono tra quelli maggiormente toccanti ed anche scioccanti, e il lettore rabbrividisce alla più brutale delle azioni:

Accendete lampade e candele
per mostrare la via
ai bimbi pakistani
perché come stormo di uccelli
possano volare verso il cielo

Ogni singola poesia di Maria può considerarsi un intero oceano, soltanto il lettore audace può immergersi in profondità per scoprire le perle luminose della sua multiforme natura. Molto può dirsi di lei e della sua poesia. Spero che essa richiami lettori e critici letterari ad esplorare la sua anima poetica. (…) Possa il suo talento poetico fiorire sempre più negli anni a venire.

quarta

Maria Miraglia, Jernail Singh Anand, Whispers from the Blue - Sussurri dal blu, India 2016

Ecco cosa dice l’autrice a proposito del co-autore Jernail Anand:
«Ho avuto il piacere di incontrare il Dr. Jernail Anand in India. Dovevamo parlare di progetti, di come realizzare eventi sulla pace e già in quella occasione esprimemmo il nostro desiderio comune di produrre una antologia a quattro mani. Era ed è nostro credo condiviso che  non ci siano dicotomie i tra i popoli dicotomie incolmabili,  che  le diversità culturali e religiose possano differire ma che sia possibile cantare insieme l’amore, le attività umane, la pace. Sussurri dal Blu nasce da questi nostri ideali ed oggi siamo entrambi lieti di offrire al lettore una raccolta di poesie che interpreta lo spirito indiano ma anche la sensibilità italiana.
Jernail Anand è nato nel Punjab, India. Già laureato in Letteratura Inglese, nel 2000 gli è stato conferito il Dottorato in Filosofia. È poeta molto apprezzato, pedagogista, ambientalista, filosofo e spiritualista. Il dr. Anand è autore di oltre quaranta libri di poesia, saggistica, narrativa e di spiritualità. Presidente dell’osservatorio Internazionale per i diritti umani ha svolto, per lungo tempo, la funzione di Rettore presso la Università del Punja.»

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