All’aurora
Urlò vittoria
appena giunta la miseria.
Amò il lavoro, capendo di non averlo.
Trovò il perdono, senza divenir merlo:
fra un argine e l’altro,
l’uomo e l’essere umano,
donna e ragazza,
cucciolo e leone.
Urlò vittoria,
quando imparò che lo sapeva.
Lontanissima e spirante all’inverso,
dentro,
tutto il mare in due palmi.
Che resti sale al sole
o acqua da abbeverare,
creò la sua essenza dal solo respirare.
*
La notte della taranta
Tamburi tintinnanti e tarantati:
niente vi dice l’arsura,
le passeggiate spensierate e giocose
delle giovinette,
i nuovi suoni di queste notti insonni
e armoniosamente giovani?
Sì, è il vostro tempo!
Vibrate e lasciatemi danzare con voi,
all’udire dei vostri compagni,
folletti e mistiche donne sensuali;
i miei giorni altro non aspettano
che queste notti in cui le ragioni balbettano,
per lasciarmi un dono in più.
Nel verde fra il mio nemico cemento,
ci sarai tu,
a togliermi lo spavento
di mille e mille incomprensioni,
e pur vengano i monsoni!
Mai senza volerlo solo ti lascerò,
tamburello che sorridere mi fa,
sincero e libero dai miei guai,
ogni notte che posso.
Seguimi amore, dolce amore di marmo,
e se vorrai la tua anima non perderai,
seppure imparando che siamo esseri umani,
se non di più,
anche volti al ritmo di una finta incoscienza,
sordi ad ogni falsa presenza.
*
L’altra metà
Ho visto fra le mattonelle
la distanza,
corta e irraggiungibile,
dell’una con l’altra.
Linee nere in costanza,
in sottigliezza indefinibile,
come fatta ad arte;
sarta speciale,
la vita.
Tanto sottile,
così vile,
che nessuna permesso ha,
di toccare l’altra metà,
di un puzzle da calpestare.
Perfetto, amore,
è solo questo:
accettare il freddo
come il caldo,
è vivere,
come cadere.
Mattonelle, uomini.
*
Senza andare giù
Desideri,
infingardi
di violenza verbale.
Non voce, ma parole,
il frutto della rabbia.
Respirare il male
e considerarlo bene,
perdersi in volgari apparenze,
facendo giochi da demone.
La fiducia nel cuore è sapere che
ciò che odio di più,
poi l’amerò con l’anima,
senza andare giù.
Roberto Lombardi, Aria, Edizioni Albatros Il Filo
Roberto Lombardi su Margutte:
Un uomo che parlava alle gocce