FRANZ KAFKA.
Su Prometeo circolano quattro leggende: secondo la prima, al Caucaso fu incatenato poiché aveva tradito gli dèi a favore degli uomini, e gli dèi mandarono delle aquile che si nutrivano del suo fegato, sempre ricrescente.
Secondo la seconda, per il dolore dei colpi di becco Prometeo si schiacciò sempre più contro la roccia, finché divenne una sola cosa con essa.
Secondo la terza, il suo tradimento col passare dei millenni fu dimenticato, dimenticarono gli dèi, dimenticarono le aquile, lui stesso dimenticò.
Secondo la quarta, ci si stancò di ciò che non aveva più motivo di essere. Gli dèi si stancarono, le aquile si stancarono, la ferita, stanca, si chiuse.
Rimase la montagna di rocce, inspiegabile. – La leggenda tenta di spiegare l’inspiegabile. E siccome deriva da un fondo di verità, deve di nuovo finire nell’inspiegabile.
(traduzione dal tedesco di Gabriella Mongardi)
pubblicato originariamente il 21 ottobre 2013