SILVIA PIO
Pare un sipario l’autunno
ma è preludio di nuova stagione,
luce che accende di linfa
le nervature del bosco
di cui conosciamo l’ombra odorosa,
colore che irradia dai fiori e dal sole
Ci troviamo
a scavalcare una nuova collina,
nel teatro della fatica abbiamo per sfondo
un sogno mai osato
dove danno lo stesso tormento
partire e tornare
Eppure anche qui di eroi ce ne sono
che forgiano i paesaggi e mutano l’immobile
Eroico è lasciare impronte nei solchi
e scolpire racconti nell’aria
che un giro di vento poi si porta via
Sulla soglia ora dell’umano
siamo arrivati per tramandare tracce,
per figliare una razza inquieta
e bussare alle porte
che celano allo sguardo
la commedia di un’estrema speranza
Ma alla fine che resta?
Le case non sono che pietra,
le vite detriti
Teniamoci forte al terreno che frana
cercando coraggio
nel tempo che intorno ci stringe,
nel muto sostegno
dei nostri compagni di viaggio
Dalla parete d’arenaria
la brezza marina rimbalza,
risuona nelle foglie d’estate
e matura la promessa
di un nostro andare all’infinito.
Da “Passaggio in Arabia”, Marco Del Bucchia editore, 2012.
Una recensione del libro si trova qui.
Foto di Bruna Bonino