CLAUDIO ZANINI
1)
Il nero è avido, pare indifferente
mentre aspira, succhiando luce;
la inghiotte nell’inabissarsi
nel sé più oscuro della notte.
Freme la luce nelle strette feritoie,
si scrolla, vorrebbe svincolarsi
ma, sontuoso, il nero l’avvolge.
Il bianco è anemico e glaciale,
affusolate dita, unghie esangui
arrotondate, si lascia suggere,
si vela di penombra, smuore.
2)
Il nero ha l’attitudine perversa
d’allargarsi debordando impavido
oppure di ritrarsi concentrato
entro confini esigui e inespugnabili.
Non è il velo luttuoso della notte
né ala d’ombra incupita e minacciosa
negli spauriti sussurri di catacomba.
È pozzo angusto, capocchia di spillo
d’oscura luce, densa oltremisura.
E là, cupo nello sprofondo romba.
3)
Ci si danza intorno, al nero,
s’intreccia lugubre la danza
del dolore, oppure il girotondo
ebbro delle passioni, tuttavia
oltre i bordi freddi nulla trapela.
È come stella polare inabissata
nelle latebre oscure degli spazi
laggiù, da sempre tace ma
da voragini remote c’interroga.
4)
Il bianco è d’accecante insistenza
e ti sfinisce con falsa benevolenza.
Il nero si contrae anche se immenso.
Sembra ritrarsi in irrisoria macchiolina
che rapida zampetta via, inquietante;
sembra dileguata nella fessura,
ma, in guardia! è pronto a dilagare
in nereggiante frotta alla riscossa.
5)
È un’oscura macchina, il nero
di smisurati e occulti meccanismi,
trascorre in raddensata ombra
rapida s’incurva in possenti arcate
d’onde immense e filiformi tracce:
qualcosa entro l’abissale ventre
nasce e s’accresce a dismisura.
6)
Il quadrato nero respinge
ogni metafisica intenzione;
ha, raggelata, l’emotività
d’una banchisa boreale,
vano è indurlo all’allusione
d’un qualsivoglia altrove.
Tacito, ci avverte:
sono uno specchio oscuro
ma nulla rifletto. (*)
(*) Jean Cocteau sosteneva che
“gli specchi dovrebbero riflettere un momento
prima di riflettere le immagini”:
in questo caso, lo specchio nero
ha riflettuto, quindi nulla riflette.
7)
Respinge l’invasione del senso
e l’ansia d’ogni minima emozione
il quadrato nero suprematista.
Se lo guardi, pare fissarti altero
con la quadra pupilla di Gorgone,
come volesse dirti sottovoce:
perché tremi e t’interroghi
perduto entro enigmi vani?
Il quadrato nero È, nulla significa.
9)
Il bianco è d’accecante insistenza
e ti sfinisce con falsa benevolenza.
Il nero si contrae anche se immenso.
Sembra ritrarsi in irrisoria macchiolina
che rapida zampetta via, inquietante;
sembra dileguata nella fessura,
ma, in guardia! è pronto a dilagare
in nereggiante frotta alla riscossa.
Queste poesie accompagnavano i quadri della mostra “5 di cinque”, Milano – Palazzo Pirelli – febbraio 2015.
Le opere in questo articolo sono di Claudio Zanini
Claudio Zanini è nato a Trieste. Si è diplomato in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera e laureato in filosofia all’Università Statale di Milano. Ha partecipato a diverse mostre di pittura, personali e collettive, in Italia e all’estero. Le ultime: 2015, Milano,“5 di Cinque” –Palazzo Pirelli; 2017, Milano, Memoria d’un Secolo – Cento anni dalla Rivoluzione Russa – Fabbrica del Vapore; Bucarest, “Ipostaze, 5+1” –Galeria Casa Matei.
Insieme con altri artisti milanesi, ha fondato, nel 1983, il gruppo “ATELIER”. Si è, inoltre, occupato di scrittura critica, teatrale e cinematografica. Ha realizzato diverse azioni sceniche e performances: La ferita purpurea (1986) e L’enigma dell’ora (1987), ispirata all’omonimo dipinto di De Chirico.
Si occupa anche di letteratura. Finalista al Premio Guido Morselli di Varese per il romanzo, nel 2009, nel 2010, nel 2011 e vincitore dell’edizione 2012 con Il polittico della città di T, edito per il tipi di Nuova Magenta Editrice. Ha pubblicato vari racconti, tra cui, per bambini, Il talento di Uk (Vita Comunicazione – Comune di Milano). Con la casa editrice Bietti di Milano, “Il posto cieco” (2009), “Nero di seppia” (2010) e “La scimmia matematica” (2013).Inoltre, la raccolta di poesie inedite “Ansiose geometrie” presentata al convegno “Cultura e matematica”, Venezia 2013. Nel medesimo anno ha vinto il Premio Fogazzaro 2013 con tre brevi racconti.Selezionato al Premio Letterario Città di Como 2014 e terzo classificato al Premio Fogazzaro 2016. Finalista al Premio Lorenzo Montano (poesia inedita) 2017. Sue poesie appaiono, tradotte in inglese da Claudia Azzola, su Tradizionetraduzione, e in altre riviste. Collabora con la rivista culturale ODISSEA.