Variazioni con stile – parte 1

ImmagineRiscrittura di “Esercizi di stile”, di Queneau.

LAURA BLENGINO

RICETTA di cucina

1 hg di autobus
2 vicini di autobus
2 hg di arrabbiatura
1 hg di spintoni
1 noce di tono lamentoso
Pizzico di cattiveria
1 posto libero
1 Cour de Rome
1 Gare S.Lazare
Bottoni

Prendete uno Stampo, nell’ora di pranzo. Una casalinga di ventisei anni circa, provetta cuoca, capelli flosci, con una cordicella al collo, quella del grembiule, al posto di una bella collana.
Unite 1 etto di autobus, 2 vicini dello stesso, 2 etti di arrabbiatura, 1 etto di spintoni. A parte fate sciogliere in un pentolino, a fuoco medio, una noce di tono lamentoso e un pizzico di cattiveria. E poi aggiungeteli al resto. Mettete ancora 1 posto libero.
Poi mescolate con frullatore finché il composto non diventa omogeneo.
Lasciate raffreddare in frigo il tutto per 2 ore.
Poi tirate fuori lo Stampo e aggiungete 1 Cour de Rome e 1 Gare S.Lazare.
Decorate con qualche bottone in più il dolce.

POESIA

Di su la S della città moderna,
tra ingranaggi, ruote e smog
ti avventuri ventiseienne solitario.
Lottando vai finché non si spegne il giorno.
Cappello floscio
Collo lungo.
Spintoni ricevi come omaggio
E tu regali ritmicamente rimproveri.
Due ore più tardi una frase
Ti si avventa addosso:
“Dovresti far mettere in più un bottone
Al tuo giaccone”.

RECENSIONE ARTISTICA

Di sicuro questo appartiene a un’arte futur-moderna. Nuq ha due fasi. La prima ritrae paesaggi. La seconda si dedica all’astratto, a un qualcosa che è fuori dal comune. Unisce macchie di colori a particolari, disegnati in piccolo, di vita quotidiana: da auto a cappelli.
Il disegno di R. Nuq colpisce a un primo sguardo per i suoi colori.
A un secondo sguardo notiamo che ci sono dei particolari inseriti dentro. Una S. Forse il nome della sua amata? Dei mezzi di trasporto e un ragazzo con cappello floscio e un collo lungo. Forse a indicare che ognuno è solo, nonostante siamo in mezzo ad altri. E poi braccia. Forse a simboleggiare che ognuno di noi deve spingere, farsi largo, per emergere nella vita. E nel centro del quadro, pochi lo notano, c’è un bottone vero e proprio (non dipinto) cucito sopra. Forse a indicare di portare sempre una giacca, per non sentire il freddo pungente della vita? Lo lascio decidere a ciascun osservatore.

POESIA FUTURISTA

Brum beep skreeek
Pim pum pam
Grrr! Grrr!
Posto mio!
Tic tac. Tic tac.
Dovresti far mettere un bottone in più al soprabito.

VIDEOGIOCO

Gioco “In the city”.
1 livello. Sei un ragazzo di ventisei anni, cappello floscio, collo lungo. Sei in mezzo al traffico: devi evitare auto, autobus, camion, moto. Devi raggiungere l’autobus n.26 e salirci.
2 livello. Sei sul mezzo. Ti spintonano. Devi spintonare anche tu, devi trovare un posto libero e sederti. Scendi alla Cour de Rome, davanti alla gare S.Lazare.
3 livello. Rincontri il tizio dell’autobus. E’ con un amico e senti che dice “Dovresti mettere un bottone in più al soprabito”. Parti alla ricerca del bottone.

INTERROGATORIO

Sulla Sedia, fuori ora di traffico. Seduto in una piccola cella. L’insegna fuori segnala “polizia”.
Un tipo di ventisei anni. Cappello floscio, collo troppo lungo, come se glielo avessero già tirato.
Di fronte sempre seduto, un altro uomo, più maturo.
-Allora, mi vuole rispondere: dov’era 2 ore e mezza fa?- ringhia il poliziotto.
-Glielo ho già detto. Ero sull’autobus, litigavo con il vicino che spintonava. Poi ho visto un posto libero e mi sono seduto. Arrivato alla mia fermata scendo.
-E chi ha visto due ore dopo?
-Lo stesso prepotente dell’autobus, alla Cour de Rome, con un amico.
-E cosa diceva?
-Diceva “dovresti far mettere un bottone in più al soprabito”.
-Quindi conferma che era alla Cour de Rome?
-Sì, esattamente.
-Bene, per ora può andare. Ma rimanga a disposizione.

(Immagine di Lorenzo Barberis)