FEDERICA IMPERATO
scucitura
qui potremmo fare una festa
disfarci dei vestiti
ordinare la ritirata
guardarci negli occhi e sentire
il ventre riprodursi
ci righiamo distratti le dita
abbiniamo i passi alla fatica
del vino che mi versi ho
scoperto il segreto:
se mi accarezzi su un solo lato
il resto rimarrà intatto
*
la piantagione dei piedi
questo ti porti dentro
se non puoi portarlo fuori
lì dove non eri e sei,
lì dove non cercavi e trovi,
lì dove ti credevi ombra
e illumini il sentiero più scuro
dicevi che anche gli alberi hanno gli occhi
che i fiori non vanno colti
che la Terra si divide
in emisfero nord e mondo sud
dicevi e non parlavi
sceglievi di non ignorare il canto della cicala
chiedendoti se anche gli insetti vanno in letargo
(poesie inedite)
Nata a Napoli nel gennaio 1996, diplomata al Liceo Linguistico di Pesaro e laureata in Lettere moderne a Bologna, attualmente frequenta il secondo anno di laurea magistrale in Italianistica all’Università di Bologna. Alcune sue poesie sono apparse su Poetarum silva, YAWP: giornale di letterature e filosofie, Pioggia obliqua, Centro cultural Tina Modotti (in traduzione spagnola a cura di Antonio Nazzaro), Poesia del nostro tempo. Risultata vincitrice del Certamen 2019 organizzato dal Centro di poesia contemporanea dell’Università di Bologna. Ha tradotto diverse poesie dallo spagnolo per “Laboratori poesia”. “Geografie interiori” è la prima raccolta di poesie pubblicata da Aletheia editore nell’ottobre 2018.
Foto di Galina Chirikova