(A cura di ATTILIO IANNIELLO e SILVIA PIO) Intervista con la scrittrice corsa Angèle Paoli.
Terres de Femmes è una rivista on line (en ligne, preferiscono dire gli amici francesi) che ha mente e cuore nella Corsica. È una rivista di poesia corredata da immagini che donano un ulteriore spaesamento, un’ulteriore rivelazione al visitatore attento. Non ci si faccia fuorviare dal fatto che la rivista sia nata e venga con regolarità aggiornata mese per mese in un’isola. I promotori di Terres de Femmes non si sono “isolati” anzi sono riusciti a creare nel tempo un arcipelago di poeti e di poetesse francesi, e non solo, che rendono la lettura della rivista un’interessante ed appassionante esplorazione del paesaggio della poesia contemporanea.
Come è nata l’idea di creare Terres de femmes ? Perché ha scelto questo titolo per la sua rivista?
L’idea di creare Terres de femmes è nata nel dicembre del 2004. Negli anni precedenti mi ero già fatto dell’esperienza su un altro sito – molto popolare ma oggi scomparso – sviluppando numerose possibilità artistiche, poetiche, letterarie… e culturali grazie a un lavoro quotidiano di pubblicazione on line di testi e di immagini. In quell’anno ho sentito invece il desiderio di « volare con le mie ali », di creare un mio luogo di espressione e di consacrarlo essenzialmente a dei testi personali. Attraverso questi testi, volevo restituire la parola alle mie antenate. Dare loro la possibilità di esistere, attraverso la mia voce, là dove, da vive, erano state condannate al silenzio. Il titolo Terres de femmes è nato dalla fusione polisemica di due parole : Taire (tacere)/ terre (terra). La parola “terra” nella sua accezione più vasta, geografica e culturale, è molto ricca su un piano emotivo e permette di assimilare il “tacere”, implicitamente incluso.
Ho così iniziato a raccogliere tra i miei testi quelli che più evocavano la presenza/assenza di quelle donne il cui ricordo ancora sopravvive tra le mura del nostro “Casone” di Cap Corse. In seguito, in assenza di documenti precisi e stimolata dal richiamo dell’altrove, ho iniziato a diversificare il contenuto editoriale del sito Terres de femmes. Testi letterari e poesie, recensioni e analisi, testi creativi, hanno progressivamente preso il sopravvento sui testi personali originali. Continuo tuttavia a esplorare, attraverso la scrittura, il mondo scomparso dei miei antenati, e quello delle donne in particolare. Terres de femmes si presenta oggi come un sito aperto, che accoglie poesie, traduzioni, recensioni di libri e proposte di scrittori e poeti amici che mi mandano i loro suggerimenti.
L’Italia occupa un posto speciale nello spazio culturale di Terres de femmes. La rivista, a causa dalla quantità di lavoro che richiede e della varietà dei testi proposti, è vista in Francia come la più ricca antologia di poesia italiana del Web. Noi ne siamo molto fieri e siamo felici di contribuire a far conoscere le grandi voci italiane (cinema, pittura, letteratura), che appartengano al presente o al passato, troppo poco conosciute in Francia.
Parallelamente a Terres de femmes esiste un’antologia poetica « Terres de femmes ». Aperta solo a voci femminili (poetesse note ma non solo), quest’antologia di poesie inedite è un’antologia aperta in continua evoluzione. Ospita attualmente 103 poetesse contemporanee
Chi sono i suoi collaboratori?
Siamo in tre a lavorare quotidianamente all’elaborazione di Terres de femmes. Oltre a me, che scelgo e propongo i testi del giorno, c’è Guidu Antonietti di Cinarca, còrso anche lui. Architetto a Aix-en-Provence, è il fotografo e direttore artistico della rivista. Dopo aver letto il testo messo on line, Guidu Antonietti di Cinarca propone un’illustrazione. Accade spesso che quest’illustrazione sia una creazione o una sua composizione personale. Nella maggior parte dei casi si tratta di una fotografia che il fotografo sceglie dai suoi archivi personali.
L’altro collaboratore, molto importante, è l’editore–webmaster Yves Thomas. Ex direttore delle enciclopedie Bordas et di Encarta France (Microsoft), rotto alla riflessione enciclopedica e agli strumenti che le sono propri, Yves Thomas ha messo le sue conoscenze e il suo savoir faire al servizio dell’elaborazione completa di Terres de femmes. Grazie al suo contributo sono stati elaborati tre indici che permettono di accedere ai testi e alle note registrate dal 2004 in poi.
- L’indice cronologico si apre su un’efemeride culturale che procede all’indietro (un indice che permette di contrastare l’impacchettamento tipico dei blog…). http://terresdefemmes.blogs.com/mon_weblog/%C3%A9ph%C3%A9m%C3%A9ride.html;
- L’indice alfabetico degli autori è un Index nominum “ragionato” e interattivo (andata e ritorno), ma anche un indice bibliografico. Per ogni autore (autori elencati in ordine alfabetico da A a Z) esiste un link interno diretto verso gli articoli, note et/o estratti in relazione ai riferimenti bibliografici susseguenti. È sufficiente cliccare sul cognome dell’autore per accedere direttamente a tutti questi dati :
http://terresdefemmes.blogs.com/mon_weblog/Indexdesauteurs.html
- Un indice tematico :
http://terresdefemmes.blogs.com/mon_weblog/Indexthematique.html
Yves Thomas si occupa anche della manutenzione editoriale della rivista: verifica dei link interni/esterni; attualizzazione di antiche note e del loro apparato critico, aggiornamento dei vari indici e sotto-indici, elenchi, bibliografie.
È sempre Yves Thomas che garantisce la preparazione delle copie (anche tipografiche), la codifica dei testi e il loro lancio on line.
Lavoriamo infatti sulla base di convenzioni grafiche e tipografiche elaborate durante la fase di progettazione della nostra rivista. Ma la riflessione resta aperta e l’emergere di nuove norme grafiche necessita di un grande lavoro quotidiano di omogeneizzazione.
Terres de femmes richiede 6 – 8 ore di lavoro al giorno per ciascuno di noi. La nostra società, che non è sostenuta né da sovvenzioni né da sponsor, è un elettrone libero che vive solo grazie alla nostra volontà di continuare e alla soddisfazione che ne traiamo.
TdF in numeri
TdF propone a tutt’oggi circa 4500 pagine o note, e più di 6 000 documenti iconografici, oltre ai numerosi riferimenti negli allegati. A partire dal 16 gennaio 2005, un totale di circa 3 milioni di lettori individuali ha consultato il sito Terres de femmes [dato XiTi]
Come sceglie i poeti e le poesie da pubblicare?
È forse la domanda più difficile e delicata da affrontare, perché la risposta non è univoca. Molto dipende dai miei lettori del momento (ricevo un numero sempre più grande di servizi stampa); dalle discussioni riguardanti questa o quell’opera con il mio editor-webmaster ma anche con i miei lettori; dalle mie scoperte quotidiane; dalle proposte che riceviamo dai nostri amici traduttori; dagli incontri con i nostri poeti; dall’evoluzione del nostro impegno nei riguardi della poesia; e infine dai nostri gusti personali che evolvono col tempo. Ma anche dalla nostra capacità di rimetterci in discussione e di familiarizzarci con tutte le forme di scrittura e di sensibilità poetica.
È per questo che la poesia americana, difficilmente accettata in Francia, mi interessa in modo tutto particolare per via delle sue innovazioni formali e della profonda riflessione su cui si basano. Le edizioni Corti mi tengono costantemente informata sulle novità nel campo della poesia americana.
Per ciò che riguarda la poesia italiana, oltre alle opere che mi procuro direttamente in Italia, dispongo nella mia biblioteca di numerose antologie e riviste che consulto regolarmente. In questo momento sto lavorando, per una rivista cartacea, sulla raccolta Senza polvere senza peso di Mariangela Gualtieri. Precedentemente ho anche lavorato sugli scritti di Antonella Anedda e di Elisa Biagini. Mi succede sovente di reagire d’istinto su una scoperta avvenuta durante una lettura, o su un incontro a un festival di poesia.
Programmo in anticipo i testi e le poesie che intendo proporre. D’altra parte, accade sovente che tale programmazione sia modificata in funzione degli eventi che sconvolgono l’attualità.
Terres de femmes non è soltanto una biblioteca on line da cui attingere, ma anche una biblioteca vivente che assume, nel mondo di oggi, tutta la sua dimensione di cultura in movimento.
(Traduzione di Silvano Gregoli)
Le foto, di Angèle Paoli, sono scorci di Bastia, dove è nata e vive.