Il bianco è dominante

Versione 2

CLAUDIO ZANINI

1
Non ha bordi, il pallore terso dell’alba
è un cristallo esangue il sole mattutino
bianca luce d’affievolite risonanze.
Verso svaporate linee d’orizzonte
arduo è percorrere le innevate strade.
Attenti alle incrinature nel silenzio,
si seguono orme appena impresse
e quasi allo sguardo impercettibili,
passo dopo passo, che alle spalle,
scricchiolando, subito svaniscono.

(Vi sono fredde strade dove una neve
si forma per desueto processo naturale,
imbiancando in un incipriarsi lieve
l’asfalto e qualche insegna di metallo)

Il bianco non permette nascondigli,
non concede suture minime d’ombra
né impercettibile piega d’orizzonte,
alle esangui palpebre socchiuse,
oh, le sue gradazioni sono infinite
dal bianco al bianco, e così ci si avventura,
senza lasciar tracce, senza ricordare
quell’ansia indicibile nell’attraversamento.

Versione 2

2
Non dà tregua col suo candore
l’artico biancore dell’alba.
Dilaga in immacolati veli
di nevischio e gocce di lucore;
sotto sfilacciate nuvole di panna
finge orizzonti di diafano cristallo.

Qui, indizi d’orme cancellati
sono ghiaccio nei cuori assiderati.
Dietro, folate di vento boreale,
davanti è invetriata glaciazione
linea/orizzonte tagliente di cristallo.

25 - 2004 cm. 90x65

3
Il bianco non è mai benevolo, si sa.
Simula ovattate morbidezze
casto candore di zucchero a velo.
Può vantare un’apatica indifferenza,
una soffice apparenza, ma fredda
in sostanza, e diventare spietato
quando si cerca di scalfirne appena
quell’involucro d’elegante cortesia
che il pallore dissimula d’un vuoto.

Queste poesie appartengono ad una raccolta intitolata “Il bianco è dominante”, per ora inedita. Le immagini, tempere su carta, sono dello stesso Zanini ed hanno come titolo “Dominio del bianco”