MIMMO PUCCIARELLI
È giunta l’ora della verità
quella in cui il tuo nome
si intreccia con il mio
e i tuoi passi incerti
vanno a cercare sollievo
nel purgatorio delle anime spente.
Ed intanto, il filo rosso della religione,
da filastrocca è diventato un’ostia trasparente
il sangue di Cristo
un colore che lo smalto fa luccicare
in una chiesa imbiancata e illuminata
da un coro di fedeli
riuniti per avvicinarsi al signore
quello dipinto sui muri
da mani coraggiose
e da quel soffio di vita
che mescola gioia e dolore.
Quest’anno, il giorno dei santi
e quello dei morti
insieme come non mai
si danno di nuovo la mano
non tanto perché non erano mai stati cosi vicini
ma perché un nulla
sta mettendo in ginocchio
la nostra potenza
quella con la quale credevamo
di sconfiggere malattie, creare ricchezze
e svaligiare il pianeta
senza riguardo per quello che ci insegnano
la voce del vento
e i raggi del sole
e questa luna bianca
che non può ospitarci tutti.
E cosi, in questo giorno
in cui dovrei andare a baciare
gli occhi di mia madre
e quelli di mio padre
al cimitero
ho dovuto chiudere a chiave
la porta di casa
sbarrare le finestre
e consolare questo mio piccolo cuore
ascoltando il Requiem di Fauré…
Eppure sembravamo invincibili
tanto da voler sfidare il tempo
quello impartitoci
da un bacio d’amore.
(Novembre 2020)
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