Dalla presentazione della casa editrice
Ti sei mai soffermato a riflettere sulla parola “fobia”, sul suo reale significato o su quello che le viene attributo quando è usato come suffisso? Oggi diverse forme di intolleranza vengono descritte in questa maniera. Ebbene Controfobie, termine coniato dall’autore, è un libro che racconta, attraverso un percorso poetico, le sofferenze e i disagi che l’intolleranza genera nelle persone che ne sono vittime. Cinque capitoli dai colori rappresentativi: nero, indaco, rosa, rosso e verde, conducono ad esplorare i diversi stati d’animo che gli atti di intolleranza e di discriminazione possono generare. In questa silloge le poesie sono a sfavore di ogni forma di sopruso: leggendole troverai un concentrato di emozioni che puntano dritte al tuo cuore.
Da Controfobie (Eretica Edizioni 2021)
Il tuo sesso non m’interessa
Non lo so.
Potrei, ma non voglio saperlo.
Il tuo sesso non m’interessa.
Non mi interessa chi baci
non mi interessa a chi dedichi i tuoi pensieri
a chi volgi le tue carezze
con chi trascorri le tue notti
e nemmeno il loro numero.
Non mi interessa sapere come vesti
se ti trucchi
se ti profumi
se ti agghindi a festa
se usi il tacco, la ballerina o lo scarpone,
se la barba è un tuo desiderio
o esser glabro lo è di più.
M’importa solo chi sei tu.
Quello che celi quando il silenzio t’avvolge
quello che coltivi su una terra senza erba
e a chi doni le tue mani nude.
M’interessa sapere del tuo soffrire
e di quel perché,
m’interessa darti un abbraccio
in una piazza gremita di preghiere.
Solo questo ti renderà felice
solo essere te stesso
ti donerà la pace.
Ho indugiato – una storia di bullismo
Ho indugiato di fronte alla porta del crescere
pareva brutto mi dissi a quell’età
eppure, quando ti deridono si diventa
incredibilmente vecchi. Sfioriscono le rose
si sgonfia il pallone da gioco e il sorridere
è un doloroso contrarsi di muscoli.
Svaniscono le certezze e senza volerlo
sei oltre la soglia e dentro una scodella
che galleggia dondolante, sbatacchiandoti.
Ho indossato una maschera oltre la porta
sembrava difendermi e invece morivo
di fronte allo specchio il vuoto
e di fronte al mare, la voglia di respirarci dentro.
Sarò padre
Sarò padre
quando cadranno le foglie dei cipressi
lungo i viali trafficati e noncuranti
all’ombra di un desiderio inespresso.
Sarò padre
sulla groppa di un unicorno arcobaleno
sorridente e gioioso, indifferente
alle menti arretrate e spietatamente bigotte.
Sarò padre
quando le mie mani sfioreranno la tua fede
quando sarò libero dalle corde del giudizio
e come un bimbo vorrò un padre uguale a me.
Antonio Corona è un medico veterinario di origini sarde trasferitosi a Torino. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche e grande appassionato di poesia. Ha pubblicato nel 2020 le due sillogi poetiche I segreti del cuocore e Ritorneremo ad essere. È consigliere dell’Associazione Culturale Vivere d’Arte di Torino e partecipa attivamente a concorsi letterari di poesia e narrativa.
(A cura di Silvia Rosa)