EVA MAIO
Un Così sia laico dove raccogliere speranze un po’ bambine, lampi di consapevolezze e il prendersi impegni col tempo che resta.
Così possa avvenire
forse
che i vapori che salgono
dalle radici all’ultima piccola foglia
dell’albero di vita
restituiscano vita
attorno.
E noi ad impararne
il respiro
la restituzione
nei quotidiani ritmi
di veglia e riposo.
Così possa avvenire
forse
che l’aurora ci colga
sospesi tra chi è partito
e i viventi
con fili d’acciaio di grazie
dolcemente tesi.
E noi ad imparare
l’orizzonte
del mondo
la miniatura
della nostra vita.
Così possa avvenire
forse
che le nostre mani
conoscano i dativi splendenti
e i nostri passi
l’umile ablativo
della compagnia.
E noi ad imparare
la resa ed il resistere
col retto guardare
e il semplice retto
lavoro del cuore.
Così possa avvenire
forse
che sottilmente la mia dimora
sia in ogni dove
e col peso di tutte le molecole
abiti davvero lì dove sono
e non altrove.
E lì imparare
i registri infiniti
del tendere e chinarsi
e si dispieghi l’ascolto
d’ ogni strato d’umano.
E così forse sia.
(Rivisitazione da Il granello di senape n.167)
Foto di Rinuccia Marabotto