ANDREA RAVAZZINI
Primavera lieve e notturna
Ritagli
d’un flusso
frastagliato
incastonato
di pensieri
dal tenue
baglior
in una penombra
densa
di sussurri.
Lo sguardo
delle ore
di una luna
assorta
nel suo candido
sonno
tinge
il respiro
d’una notte
lunga
quanto
il soffice canto
d’una lieve
brezza
dal sorriso primavera.
*
Di fiamma lucente e residui di marea
Tra i fili
sottili che trapassan
fermi
le ore del giorno,
scorgo aggrappato
allo stremo
del respiro
un sogno
che da tempo
m’appartiene,
deposto
nel sonno
in attesa
da anni languenti,
accartocciato
nelle viscere
lasse e molli
del mio denso
timore,
che sgorga
sin al cuore
del midollo,
nudo e tremante
agl’occhi del buio.
Un sogno
residuo
d’una marea
desolata, triste,
che riporta
i resti degl’aneliti,
nascituri
in un passato
di fuoco
pervaso
dal fremito ruggente
del galoppo del vento,
appassito ai lati
dalle voci del deserto
che scorre nelle vene
delle strade
di questa città di carne,
ch’è l’orizzonte
del mio sguardo
e il confine
di ogni altrove
in cui palpita il
sorriso del pensier mio,
di fiamma lucente
vestito.
*
Nella lunga notte discesa
Il volto silente
di un deserto
dalle ali
accartocciate
-vibranti
nel vento-
pulsa, pulsa
nei meandri
vacui,
fondi
d’un sonno
riposto
tra cumuli
di secche foglie,
resti d’un antica speranza,
respiro d’un sogno
incastonato di stelle
infrante dall’urlo
d’un gelido vento.
Riluce appena
il bagliore lontano
d’una marea
intermittente,
che il cuore
d’un uomo
-piano piano-
col suo manto
di sogni
sfumati
ricopre.
Il riflesso
d’un vago ricordo,
ormai spento,
si posa lieve
tra le braci morenti
del focolare.
Trema luce d’essenza,
muto il buio ch’avanza
-di terra in terra-
tra i sottili confini di carne.
Nulla più crepita vita
e rischiara le membra
in cui dimora nell’ombra
questa notte lunga,
discesa lenta
tra le viscere d’un mondo
gettato laggiù,
nel mezzo
d’un organo etereo
del fitto gorgo.
Andrea Ravazzini, Fiamma Lucente e Residui di Marea, Transeuropa Edizioni, Massa, 2023
Scrive l’autore: «Fiamma Lucente e Residui di Marea. Frammenti è una silloge che raccoglie in ordine cronologico una selezione di componimenti poetici, in versi liberi, da me composti ed elaborati nel corso di un breve periodo di tempo durante l’anno 2023.
Le influenze più significative che hanno improntato in modo preponderante lo stile di composizione dei frammenti e dei componimenti derivano dalla lettura di classici italiani, come Ungaretti e Pavese, di poetesse della corrente confessional (Sexton, Plath), di Pessoa, ma in particolare dalla lettura dell’opera poetica di Antonia Pozzi e di Cristina Campo.
Le poesie raccolte hanno un carattere intimista-ermetico, senza enfasi su prolissità, retorica e tecnicismi eccessivi, ma invece risultano tese a valorizzare la singolarità della minima parola nella sua densità di senso e di significato profondo.
Affrontano variate tematiche legate ai sentimenti che costellano il mondo dell’interiorità e ai moti dell’animo umano, tra cui la condizione di gettatezza e di angoscia esistenziale, la tristezza esistenziale, la fiamma della speranza e della vita, il potere della poesia e della parola.
La speranza, la parola, la poesia -che sono doni, quindi che richiedono di stare in attesa affinché possano essere ricevuti e germogliare in frammenti-, vengono lette in termini pozziani come ancore di vita a cui aggrapparsi, poiché donano senso e salvezza.»
Andrea Ravazzini è nato a Sassuolo nell’ottobre dell’anno 1978 e vive attualmente tra Modena e Corlo, una frazione del Comune di Formigine (MO).
Nel corso del suo percorso di studi ha conseguito la maturità classica, una laurea in Psicologia e due master.
Da sempre appassionato di letteratura, avido lettore e instancabile viandante nel mondo dei libri, lavora per il Centro di Solidarietà di Reggio Emilia Onlus, sul territorio reggiano, nell’area Dipendenze Patologiche, in una struttura residenziale.
È appassionato di cinema e sport, oltre che di libri e letteratura.
È impegnato da tempo nel mondo del volontariato sul territorio modenese.
Oltre che nei libri e nella poesia, crede nell’uomo e in Dio, anche se non sempre allo stesso modo.
Ha pubblicato nel 2023 presso Edizioni Gruppo SIGEM, Collana Il Fiorino, una silloge poetica intitolata “Naufragi di paesaggi interni. Frammenti”.
Sono in corso di pubblicazione altri sillogi poetiche presso diverse realtà editoriali.
(A cura di Silvia Pio)