Aju Mukhopadhyay, Pondicherry, è un poeta bilingue, uno scrittore e un critico, vincitore di premi. Ha scritto trenta libri e ricevuto premi di poesia ed onorificenze in India e negli USA. Ha pubblicato due volumi di racconti, alcuni dei quali sono apparsi in antologie. Ha contribuito con saggi su argomenti letterari e ambientali in più di quaranta libri accademici. È membro di numerose istituzioni letterarie e ambientali ed ha pubblicato anche libri su animali, natura e ambiente.
Le sue poesie possono essere divise in tre categorie: poesie sulla natura, poesie con connotazioni spirituali ed emotive, e poesie su argomenti sociali e politici. È conosciuto come uno dei più famosi scrittori di haiku e poesie del genere in India, le cui opere sono state pubblicate in riviste ed e-zines internazionali. Un buon numero di sue poesie del genere giapponese sono apparse in antologie e raccolte internazionali. Altri versi si trovano in alcune antologie, inclusa quella Indo-Australiana intitolata Poetic Convention e The Dance of the Peacock, un progetto Canadese-Indiano. Finora ha pubblicato sette libri di poesia in inglese e due in Bengalese. Il suo ottavo è in stampa col titolo Manhood, Grasshood and Birdhood. I suoi titoli in lingua inglese comprendono: The Witness Tree, In Celebration of Nature, The Paper Boat, Insect’s Nest and Other Poems, Aju Mukhopadhyay’s Poems on Sri Aurobindo and the Mother, Short Verse Vast Universe and Short Verse Delight. Gli ultimi due ospitano Haiku e Tanka, insieme a saggi sul genere giapponese dei versi brevi.
Margutte pubblica nella sezione inglese alcune poesie scelte e qui la traduzione di una di esse.
Sulla riva del fiume
e quieto scorre il fiume
senza onde né brividi
gli alberi stanno senza vento
neppure un alito nello spazio
non una scossa delle foglie,
non un suono;
i pesci dormono
i pescatori sudati intorno
hanno perso zelo nel remare
le barche sono immobili
l’acqua splende come specchio
un ragazzo nudo guarda la sua forma;
il mondo senza nome
si ferma sulla riva del fiume
nessuno sa quando è arrivato
nessuno, se c’era già.
(Traduzione di Silvia Pio)