Fegato in cartolina di Rosanna Frattaruolo

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In questo libro folgorante e originalissimo, Rosanna Frattaruolo ci dona un esempio di straordinaria coesione (e densità) strutturale, intonativa, metrico-prosodica e argomentativa: la sua è infatti una sequenza à bout de souffle, da lasciare senza fiato. Impresa non semplice, perché motore principale è Amore, posto classicamente in connessione con la Morte, attraverso una serie di connettivi tematici e ambientali che sono di volta in volta il vento, il silenzio, il pensiero privo di parola, il paesaggio, l’alternanza di luce e buio, una visività che non esita a diventare visione. (Alberto Bertoni)

Da Fegato in cartolina – je vais te dire un secret (Il Convivio Editore 2024)

da tempo la dama bianca dimora nelle mie stanze
dicono arrivi dal regno delle nevi
leggera impalpabile cammina sul nastro di Möbius
non temendo il mio precipizio

e sulle pareti del sogno lascia frattali e teoremi
dimostra assiomi alla mano
quale impossibile equazione io e te siamo

la dama s’aggira padrona
e strette alla cintura
ha le chiavi della mia sanità mentale

eccola specchiarsi nel filamento
verde del tuo severo sguardo
e sulla lingua ispida che mi pungola il petto

nascosto è il suo piccolo seno

sa chemisette blanche misura i fianchi stretti
su cui posi i tuoi artigli i tuoi pensieri erettili

vacilla la mia fede

*

31 luglio Rtl anticipa il mio arrivo
“anche a Lugo di Romagna sono le 15.00”
sei ore a boccheggiare in fila indiana
sento l’estate in bocca
e i furbi sfrecciarmi sul ciglio destro

la preparazione all’abbraccio inizia ora
che mi allaccio le scarpe strette

dal parcheggio in piazza Vittorio Emanuele
non ci siamo più lasciati
l’intelaiatura verde delle finestre
e il sorriso aperto al giorno
erano suoi da un po’

*

se sono calma ricordo i sogni
stanotte sono uscita dal retro
ho corso in affanno
per una durata imprecisa ma lunga
il breve tratto che avevo davanti

la meta vicina è spesso inarrivabile
siede accanto a me
gli chiedo se mi ama
mi risponde spalmabilmente sì

*

14 agosto tra le piccole ossa delle guance
scava coi rebbi nella carne del cranio a metà

pauvre petit lapin

ha messo già le zampe pelose nel mio piatto
mi supplica di non mangiarlo
le pesche nel vino rosso mi addolciscono la voce
ma non cederò alla malizia fiabesca del lupo

qui spacciano maiale grasso per cinghiale
lui conosce tanto di me, dice
non vuole che mostri la carne
ma a tavola rifiuta di assaggiarmi

*

03 gennaio niente di buono
è arrivato anche al fegato
06 gennaio affiorano noduli polmonari

avere una serpe in seno
non è più una locuzione
nulla è stato di più drammaticamente reale
è sgusciato dall’uovo insinuandosi
tra le pieghe del nuovo anno
lo uccideremo col fuoco della poesia

*

comincio a sanguinare sempre prima
che il coltello ferisca il corpo

oggi sento il taglio e l’acqua traboccare
ricucio in fretta stringendo
i lembi della distanza

oggi è ventisette
sono entrata nel tuo tempio
al cospetto del dolore
e zitta aspetto il tuo ritorno

Rosanna Frattaruolo, laureata in Economia, dalla Puglia si trasferisce in Piemonte, dove attualmente vive a Rivarolo Canavese. Esordisce in poesia nel 2017 con Fragile, edizioni LunaNera. Nel 2021 pubblica la plaquette Le case con gli occhi verdi, Babbomorto editore, e nel 2022, con Rosanna Spezzati, Decostruzioni e ricostruzioni. Esercizi allo specchio, RP libri edizioni. Suoi testi poetici e racconti per l’infanzia sono presenti in antologie, riviste e quotidiani. Nel 2023 Fegato in cartolinaJe vais te dire un secret, dopo aver ricevuto il premio della critica al Premio InediTO – Colline di Torino con un estratto, ottiene il Primo Premio assoluto Il Convivio 2023.

(A cura di Silvia Rosa)