Carte nel buio di Michele Nigro

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MICHELE NIGRO

Scalpo di poeta

Sono capelli poco tinti e tirati
fuori dal cuoio dei giorni passati
questi versi educati, come ricordi
riesumati uno a uno dalla chioma rada
scalini di marmo scheggiati, andando
a capo della questione, forse enjam-
bements malriusciti.
Osservo il vostro fare gruppo
per ripararvi dalle intemperie della vita
poveri ma sorridenti, non conoscete
la confortante solitudine della parola
che senza spiegarsi
spiega l’inspiegabile.

*

L’età dell’ironia

Naftaline evaporano sotto forma d’insetti al naso,
il sorriso di una ritrovata donna, la ricerca della felicità
un libro già masticato da troppi inverni editati
mandarlo al macero visivo di lettori distratti,
farine di grilli per saltare la vecchiaia
altro che polvere di stelle da favole illuse!
Abbiamo avuto mille occasioni per sparire
ma insiste il dito opponibile sotto la lampada di Ritsos
lasciare almeno un verso animale,
una pensione di sincere intenzioni, un poetico flato
nella notte indigesta delle parole in guerra.

*

Libri usati

Il poeta quando rimesta antiche ferite
tra spaghi rileganti di parole nuove
deve fare piano, muto alle musiche in voga
per non disturbare la felicità del mondo
solo un giallastro, stanco libro usato
ha memoria, preso da rigattieri virtuali
comprende la smania nelle sue mani,
somigliano a quelle dell’altro padrone
ossute, tremanti, ora seppellite coi ricordi
che la felicità del suo mondo ieri ignorava.

*

Tornano in voga

Tornano in voga i campi di cotone
gli schiavi a ore
nel far west del disincanto.

Quale distratta discendenza
si prenderà cura e fastidi, lontane
scadenze nel tempo che non vivremo
per queste ossa di casa e memorie
delle tue foto ormai tarlate da occhi
e dolori tramandati?

Non dovremmo più scrivere
per immagini e sprazzi vaganti,
solo il linguaggio, la sua voce
è la ricerca dell’umanità poetante.
Non dovremmo più sperare
nella parola che cura e consola
ma nell’eternità che dimentica.

Michele Nigro, Carte nel buio, ed. nugae 2.0, 2024

Dalla Premessa dell’autore:

«Perché questo titolo? Non si tratta di una raccolta sul Buio e sulla Luce, sulla lotta tra il Male e il Bene; non è una raccolta manichea. Carte nel buio perché ho tentato, seguendo un certo istinto di sopravvivenza, di portare luce innanzitutto nella mia oscurità che è poi l’oscurità nel mondo (del mondo), in questo nostro vagare che è “vita”. È un poetare contemporaneo che non fornisce sicurezze – seguendo il dettame fortiniano del “nulla è sicuro, ma scrivi!” -, non vuole e non può consolare, non è un facile balsamo confortante da distribuire durante le pubbliche letture come spesso accade in questi tristi tempi dominati dai guitti più che dai poeti. Si brancola nel buio accompagnati dalla sola certezza che grazie a qualche verso forse ci ricorderemo di noi stessi (o ci ricorderanno), di alcuni attimi senza cronaca lasciati indietro nel passato e destinati all’oblio; tutt’intorno a quelle carte, il nulla, la dimenticanza, l’irrilevanza.»

nigro

Michele Nigro, nato nel 1971 in provincia di Napoli, vive a Battipaglia (Sa) dal 1978. Si diletta nella scrittura di racconti, poesie, brevi saggi, articoli e recensioni per giornali e riviste. Ha diretto la rivista letteraria “Nugae – scritti autografi” fino al 2009. Ha partecipato in passato a numerosi concorsi letterari ed è presente con suoi scritti in antologie e periodici. Nel 2016 è uscita la sua prima raccolta poetica – che ama definire “raccolta di formazione” – intitolata “Nessuno nasce pulito” (edizioni nugae 2.0). Ha pubblicato “Esperimenti”, raccolta di racconti; il mini-saggio “La bistecca di Matrix”; nel 2013 la prima edizione del racconto lungo “Call Center”, nel 2018 la seconda edizione “Call Center – reloaded” e la raccolta “Poesie minori. Pensieri minimi – materiali di risulta”. Nel 2019, per i tipi delle Edizioni Kolibris, viene pubblicata la raccolta di poesie intitolata “Pomeriggi perduti” (collana di poesia italiana contemporanea “Chiara”), che è anche il nome del suo blog. È del 2020 il volume 2 della raccolta “Poesie minori. Pensieri minimi”; nel 2021 la terza e ultima silloge dei materiali di risulta, diventati nel frattempo, in linea con il precedente prodotto, “Poesie sospese” (nel 2024 la terza e ultima silloge) distribuite gratuitamente sull’home page del blog “Pomeriggi perduti”. Alcune sue poesie sono state tradotte in portoghese, inglese e spagnolo. Nel 2023 ritorna alla narrativa fantascientifica con il racconto “Anarcometaverso” per l’antologia “Delle eloquenti distopie – vol.2” (Delos Digital). Nel 2024 dà alle stampe la raccolta poetica “Carte nel buio” (ed. nugae 2.0) e il prosimetro “Elegia del confino” (ed. Letterature Indipendenti).

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(A cura di Silvia Pio)