SILVIA PIO (a cura)
È scomparsa lo scorso aprile una delle voci più forti degli Stati Uniti, una madre spirituale per donne e persone di colore, «una guerriera per l’uguaglianza, per la tolleranza e per la pace» (così l’ha definita il figlio Guy Johnson nel discorso funebre).
Nel 2010 il presidente Obama l’ha insignita della “Presidential Medal of Freedom”, una della massime onorificenze civili americane.
Maya Angelou è stata scrittrice, poetessa, storica, autrice di canzoni e di testi teatrali, ballerina, attrice, cantante e attivista dei diritti umani. Per una biografia più dettagliata si veda qui.
Margutte, per ricordare questa donna fenomenale, pubblica la traduzione inedita di due sue poesie, tratte dalla raccolta Wouldn’t Take Nothing for my Journey Now, Virago Press, Londra.
Le donne carine si domandano dove stia il mio segreto
Non sono bella o fatta per una taglia da top model
Ma quando comincio a raccontare, pensano che stia mentendo. Io dico…
È nella capacità delle mie braccia, nell’ampiezza dei fianchi
Il ritmo dei passi, la smorfia delle labbra
Sono una donna
Fenomenalmente
Fenomenaldonna
Son io
Entro in una stanza, distaccata quanto volete
Vado verso un uomo, tutti si alzano o cadono in ginocchio
Poi sciamano intorno, un brulicare di api. Io dico…
È il fuoco negli occhi, il bagliore dei denti
L’ondeggiare del bacino e la gioia nei piedi
Sono una donna
Fenomenalmente
Fenomenaldonna
Son io
Gli stessi uomini si sono chiesti cosa trovano in me
Ci provano e riprovano ma non riescono a toccare il mio mistero
Quando cerco di svelarlo, dicono che proprio non lo vedono. Io dico…
È la curva della schiena, il sole del sorriso
La corsa del mio petto, la grazia del mio stile
Sono una donna
Fenomenalmente
Fenomenaldonna
Son io
Adesso capite perché il mio capo non si china
Non urlo o saltello, non sono costretta a parlare forte
Quando mi vedete passare dovreste essere fieri. Io dico…
È il rumore dei tacchi, il giro dei capelli
Il palmo della mano, il bisogno della mia attenzione
Perché sono una donna
Fenomenalmente
Fenomenaldonna
Son io
***
La Sig.a V.B.
(dedicata alla madre)
Barche?
Certo ci navigherò.
Mostrami la barca,
La farò galleggiare
E ci andrò per mare.
Uomini?
Sì me ne innamorerò.
Basta che abbiano stile
Per farmi divertire
Li potrò amare.
Vivere?
Puoi scommetterci.
Fino alla morte,
Finché avrò fiato,
Dirò che ho vissuto.
Fallire?
Non mi vergogno a parlarne
Ma non l’ho mai saputo dire,
Non fallire.
(Traduzione di Silvia Pio)