GABRIELLA MONGARDI.
Sabato 22 giugno 2013 a Piazza non solo si è inaugurata la raffinata mostra fotografica di Lorenzo Avico “Passaggi a Mondovì” (di cui Margutte scrive qui), ma anche il prestigioso Festival di musica antica dell’Academia Montis Regalis, “Armoniche Fantasie”, giunto quest’anno alla XX Edizione. L’Academia Montis Regalis è un’orchestra barocca e classica, con sede a Mondovì nel palazzo trecentesco dell’antico Ospedale di Santa Croce, nata con l’intento di proporre il repertorio sei-settecentesco secondo criteri storici e con l’utilizzo di strumenti originali. Fin dall’inizio della sua attività è stata diretta dai più importanti specialisti internazionali nel campo della musica antica, quali Ton Koopman, Jordi Savall, Christopher Hogwood, Reinhardt Goebel, Monica Huggett, Luigi Mangiocavallo, Enrico Gatti e Alessandro De Marchi, attuale direttore stabile. L’orchestra collabora con l’Unione Musicale di Torino alla realizzazione della rassegna concertistica l’Altro Suono, dedicata interamente alla musica antica, ed è regolarmente presente presso alcune importanti Istituzioni concertistiche e Festival quali: l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, l’Auditorium del Lingotto e il Teatro Regio a Torino, il Concertgebouw di Brugge, il Teatro An der Wien a Vienna, il Konzerthaus di Berlino, il Teatro degli Champs- Elysées a Parigi, il Festival di Montreux e di Vancouver. Attualmente è orchestra residente del Festival di Musica Antica di Innsbruck, di cui il maestro De Marchi è il direttore artistico. Nel 2005 l’orchestra ha ricevuto dalla critica italiana il prestigioso premio Abbiati; molti sono inoltre i riconoscimenti ottenuti in campo internazionale per quanto concerne l’attività discografica (trenta i CD finora incisi): Diapason d’Or, Choc Musique, Grammophone Choice, e proprio in questi giorni l’Orchestra è impegnata a Mondovì nella registrazione di sei nuovi CD, oltre ad esibirsi in due dei quattro concerti del Festival.
Nel concerto inaugurale, dedicato ad Arcangelo Corelli, di cui ricorre quest’anno il tricentenario della morte, l’Academia Montis Regalis e il Coro Ruggero Maghini, diretti dal maestro Alessandro De Marchi, hanno ‘celebrato’ nell’Oratorio di Santa Croce una “Liturgia Romana”, affiancando alle Sonate di Corelli una Messa a otto voci di Benedetto Vinaccesi, un compositore bresciano attivo a Roma negli stessi anni di Corelli, a lungo dimenticato e solo da poco riscoperto, proprio grazie alla passione del maestro De Marchi. E’ stata quindi una prima esecuzione assoluta in età moderna quella a cui ha assistito il pubblico monregalese, vivendo un’esperienza di totale straniamento: l’oratorio di Santa Croce si è trasformato nella chiesa romana di San Lorenzo in Damaso nell’anno 1706, e il concerto è diventato una celebrazione liturgica in cui si alternavano alle musiche barocche di Corelli e Vinaccesi brani di gregoriano, con un effetto di ulteriore straniamento. Ne è risultata un’esperienza di intensa spiritualità, tra voci di ardua purezza e melodie sublimi, remote eppure modernissime, quasi familiari: particolarmente trascinante il Kyrie, in cui l’intreccio delle voci, in doppio coro, era un bouquet raggiante di armonie.