CYBIL PRINNE
Gli avrebbe fatto piacere incontrare il figlio che non aveva mai avuto: a volte i desideri espressi con la fede dell’illusione vengono esauditi. E fu così che vide venirgli incontro un ragazzotto sui vent’anni, con un taglio di capelli improbabile e un’andatura ondeggiante. Emozionato, tese la mano all’apparizione, ma il giovane non mosse le sue dalle tasche. Lo approcciò allora con un saluto tra il casuale e il cordiale, ma quello rispose con un cenno del capo e continuò a far oscillare il corpo magro.
La conversazione languì tra i tentativi sempre più impazienti dell’uno e le mezze frasi masticate dell’altro, e quando l’apparizione svanì l’uomo provò un certo sollievo e pensò che l’idea di non avere figli non era stata del tutto assurda.
Ora gli sarebbe piaciuto incontrare il padre che aveva perso di vista tanti anni prima.
Due desideri consecutivi non si avverano mai, ma quella fu un’eccezione.
Un tipo col berretto sbiadito ben calato sugli occhi gli si avvicinò barcollando e quando gli andò a sbattere contro, alzò il capo per guardare chi gli ostacolasse il passaggio. Era il padre, ancora giovane ma con i segni sul volto di una vita vagabonda.
Col padre il discorso fu più facile: diventava sempre loquace se aveva bevuto. Infatti prese a raccontargli le sue avventure e ammiccando gli confidò che lo volevano far sposare con la speranza che mettesse la testa a posto. C’era una ragazza di buona famiglia, con una dote discreta, che non avrebbe desiderato altro che prendersi in casa uno come lui e farci dei figli. E lui stava per cedere alle pressioni delle famiglie e del paese intero. Però, mentre ne discuteva con lo sconosciuto, si rese conto che la faccenda era una trappola. Con la scusa della dote e dei figli stavano cercando di chiuderlo in gabbia. Adesso che ci pensava, un figlio proprio non lo voleva.
E se ne andò continuando a bofonchiare, senza neanche un saluto.
(Illustrazione di Franco Blandino)
Prima storia
Seconda storia
Terza storia
Quinta storia
Sesta storia
Settima storia
Ultima