Passeggiata a Emley
Il fango che incrosta i pantaloni traccia la nostra epica camminata.
Linee antiche sfregiano il paesaggio, invadono le nostre anime.
Arranchiamo.
Impronte di stivali di gomma e di zampe disperdono topini e uccelli
Negli steli sbiancati e ossuti del bambù; fantasmi di estati fertili passate.
Pioggia leggera, tenuta a bada dalla brezza ci spinge al sottobosco dove
Il guado di pietre, coperto d’acqua, stabile sotto i piedi, offre un passaggio di speranza
Lontano da dove un tempo c’era la panchina.
Ora scomparsa.
Rubata
Da impronte di ruote che lasciarono, al posto di erba soffice coperta da foglie d’autunno, melma.
Facciamo la pipì in tandem, io accovacciata nascosta sbirciando l’interno asciutto da una finestra fessurata
Lei, dietro un albero, crepato dal lampo, fenditure profonde di nero su un cielo livido.
Siamo come cani, liberi di fiutare luoghi selvaggi e
Infilarci in mini paesaggi inventati dagli uomini.
Boscaioli,
Costruttori di ripari per uccelli,
Aratori di terra,
Scalpellini legati al ruscello,
Abitatori di foreste di bambù e
Custodi del cimitero
Del corvo.
La testa spaccata e rotta, la sua fragranza
Sulla cagnetta mentre lei si sfrega forte le piume nere e unte sulla faccia.
Camminamenti antichi.
Tenutari di segreti e sogni dove veleno risiede a creare atmosfera interna.
Ci imprigiona.
Il vento soffia attraverso mente, spazio e tempo mentre percorriamo e creiamo la nostra mappa incrostata di fango.
“Ti senti vecchia?” chiede.
Passiamo oltre antiche querce, memorie marcate di rughe scure mi fissano.
“No” dissi. “Ma a volte mi sento a pezzi”
(traduzione di Silvia Pio)
Sarah Leah Cobham ha iniziato a scrivere poesia da bambina: taccuini pieni di idee stanno ancora sparsi sui ripiani della sua libreria e lei si ricorda di aver saltato pezzi rilevanti di educazione formale mentre stava scribacchiando poesia e prosa invece di prendere appunti in classe.
Nata e cresciuta in Australia, si è stabilita in Yorkshire. Il suo stile, riflessivo e basato sull’osservazione, è profondamente influenzato dalle sue esperienze nei confronti di culture diverse, del mondo naturale e delle persone che incontra. La sua opera è fatta di storie e costituisce una piattaforma per la voce femminile.
Sarah prese la prima laurea all’università di Teesside e andò ad Oxford per la qualifica di insegnante. La professione di insegnante d’inglese, che svolge da 22 anni, le ha dato una base importante per la scrittura. È ora poeta, scrittrice e conferenziera, specializzata in attività che aiutano le donne a trovare la loro voce (attraverso la scrittura, l’arte, la musica, ecc.); nel 2015 sarà Scrittore residente presso il Well Women Centre di Wakefield. Inoltre si occupa delle attività creative del Wakefield Council organizzando laboratori destinate alle carcerate e alle rifugiate nel distretto di Wakefield e tiene gruppi di supporto femminile settimanali con la sua propria organizzazione Creative Dreamtime, in funzione da 17 anni.
È anche coinvolta nel Wakefield Literature Festival e scrive un blog chiamato Unspoken Georgian che si occupa dei problemi che le donne affrontano nella Repubblica di Georgia. Canta musica georgiana nel coro Samzeo da lei fondato e ha organizzato tour in Gran Bretagna per cantanti e artisti della Georgia.
Da terre a terre, il gemellaggio continua
Da Terre a Terre
30/8/2014 Biblioteca di Wakefield, Wakefield One
I poeti di Wakefield
John I. Clarke:
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I figli di Mondovì
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