La pietra refrattaria
resta da vedere
ciò che ne vien fuori
Nic Klecker
è sempre
a cose fatte
che si dice
si sarebbe
potuto
si sarebbe
dovuto
sapere
prevedere
…
l’ultima volta
che ci siamo visti
ci siamo stretti
la mano
nulla
più
che un’abitudine
…
come
se ciascuno
di noi
sapesse
…
già
il passato
remoto
fa
male
…
non resta
più
che
aggiungere
una data
antecedente
il nome va
in secondo piano
…
sul marmo
l’ultimo
manoscritto
tradotto in numeri
…
più tardi
si saprà
Herzversagen
cuore incagliato
nelle
parole
…
nel viale
dei castagni
due forni
moderni
pretendono
di rispondere
a
oppure
di
…
la pietra
refrattaria
di norma
porta
un numero
di riconoscimento
…
chi farà la cernita
per evitare
almeno
la confusione
delle ceneri
…
nel salone 1
si parla a bassa voce
ed un fazzoletto
stirato
passa
di mano
…
chi trema
tiene
due fogli
appena
per
dopo
…
l’urna
dietro
una grata
di parlatorio
con la neve vetrificata
…
scrivere
più
oltre
del resto
sarebbe tradire
Dicembre 2009
(Traduzione di Gemma Francone e Franco Blandino)
Nato nel 1952 a Esch-s-Alzette (Lussemburgo), è uno dei responsabili delle edizioni lussemburghesi Estuaires (Lussemburgo). L’ultima pubblicazione è “La pierre réfractaire” delle edizioni La Porte (Laon), 2015. Per le stessa casa editrice uscirà “Silence mémorial”.
Foto di Bruna Bonino