ATTILIO IANNIELLO
Tiziana Perano, in arte Persea, ha offerto nel corso dell’estate una nuova raccolta di opere in ceramica chiamata “Oltre”.
Il laboratorio di un ceramista ricorda per molti aspetti l’antro mitico dell’alchimista. Si trasforma la materia in qualche cosa che va oltre se stessa e va oltre alla stessa persona che la trasforma. Gli elementi tradizionali (aria acqua terra fuoco) si combinano in infinite possibilità tra le mani dell’artigiano artista portando in dote archetipi che dalla notte dei tempi risalgono fino all’alba presente della creatività.
Totem, animali totemici e guardiani di soglie, maschere ed oggetti magici si presentano nello scenario mentale e spirituale della ceramista Persea come annunciatori di un oltre, di una presenza sovrannaturale che va oltre, appunto, ad un riconoscimento puramente razionale ma che è presente in modo reale nel cuore dell’artista.
Suggestioni maya e azteche si fondono in un armonico equilibrio con tratti culturali celtici in un abbraccio che unisce Oriente ed Occidente nel desiderio di un ponte che porti oltre la lontananza tra terra e cielo.
In questo, due opere, per esempio, chiariscono il percorso dell’artista.
Nel totem con la testa d’uccello s’intravede Quetzal con le ali attorcigliate; immagine quindi di chi ha in potenza la possibilità di volare ma forse non lo ignora o, peggio, ne ha paura. Quetzal è signore del vento e il vento è simbolo di libertà; Quetzal è signore della stella del mattino e quindi simbolo di nuovo inizio. L’artista ci invita ad andare oltre, a srotolare le ali e percorrere quei cieli interiori che sono sentieri e incroci e incontri di libertà.
Il totem con la testa di toro, simbolo della terrestrità e della forza, anch’esso ci invita ad un oltre che sa di rinascita. L’energia bloccata rappresentata dalle corna attorcigliate, deve essere liberata, deve diventare linfa per nuove fioriture (non è la costellazione del Toro a reggere le fioriture dei roseti?).
Il tema dell’energia sottile che investe coloro che sanno incanalarla nel loro essere, energia che permette all’uomo di intuire la divinità, è la forza che come virtù ci porta oltre le colonne d’Ercole verso la conoscenza (“fatti non foste a viver come bruti ma per seguire virtute e canoscenza”). Nelle ceramiche di Persea spesso questa forza viene simboleggiata non solo dalla possenza di alcune figure di animali mitologici, ma anche dai rosoni solari con cui le teste degli stessi sono ornati.
La rappresentazione del tempo, poi, quale spazio di ricerca di libertà psicologica e spirituale, viene riassunta dalla ceramista con le raffigurazioni delle costellazioni dello zodiaco, aspetti celesti delle stagioni terrestri.
Inoltre Persea adorna le sue ceramiche con “rune”, termine che secondo alcune fonti linguistiche significa “sussurri”.
Le rune quindi nella volontà dell’artista vogliono creare un ulteriore straniamento in coloro che osservano i suoi manufatti; uno straniamento non violento ma tenue come di chi accaldato o soffocato da pesanti pensieri si trova improvvisamente avvolto in fresca liberante brezza leggera.
“Oltre” quindi si manifesta come un invito che la ceramista Persea porge a coloro che sapranno soffermarsi di fronte alle sue opere, accettando di varcare (andare oltre) quei confini che impediscono di cogliere la bellezza che esiste intorno a noi.
(Foto di Giuliana Peluffo)