Flussi

Fenice e Uroburo

GABRIELLA VERGARI.

Vorrei poter dire che amo il buio così come la luce.
Il fuoco cui sono tenuta a tendere come il gelo di certe giornate
d’inverno.
Purtroppo non è vero.
Temo il buio e le sue incognite.
Sfuggo il fuoco, almeno fino a quando non mi tocca la sua vampa.
Vorrei poterlo dire, dire davvero che in così tante e tante volte ho infine
compreso il perché delle mie cento morti ed altrettante rinascite.
Ma non è ancora accaduto e resto in attesa dell’attimo in cui sarò attraversata
dalla nitida, cristallina consapevolezza del fine e della fine.

Ambisco ma invano.
Vorrei ma non riesco.
Ogni volta ricomincio: ardo, mi purifico nel fuoco, e dalle mie stesse ceneri
rinasco.
Bello, un grande modello di forza, tenacia, attaccamento alla vita, fiducia
in se stessi, permanenza, rinnovamento…
Davvero magnifico (come simbolo).
Perciò sono stata sempre onorata e rappresentata nelle più nobili delle
assimilazioni.
Eppure tutto questo non mi acquieta né consola.
Forse perché mi ostino a cercare ancora il senso?
Perché mi arrovello sul dolore cui ad ogni vita vado incontro, sulla
gioia cui ad ogni vita mi dispongo?

Per me, che sono l’Araba Fenice, il passato è in fondo il mio futuro, nella
marea dei flussi che a fasi alterne mi trasportano: l’uroburo del nascere,
consumarsi, ardere e rinascere; del sole che cede il posto alla luna e della
luna che lo cede al sole; dell’inverno che prende il posto dell’estate e
dell’estate che tiene dietro all’inverno.
Vorrei spiegare a coloro che affannosamente mi interrogano che cosa sono e
perché sono.
Ma non posso, non lo so.
Perciò è inutile che mi dilunghi: io mi rispecchio in ogni vita che nasce e in
ogni vita che declina. L’alba e il tramonto non sono per me che aspetti contrapposti
ma intrinsecamente uguali. E per cogliere o non cogliere una simile
realtà, una vita può bastare come mille.
Questo solo ho infatti capito: non si comprende la vita che dalla vita e la
vita è, nient’altro che è… e così sia!

tratto da GABRIELLA VERGARI, Species. Bestiario del Terzo Millennio, Boemi (Ct), 2012.

Vergari Species copertina

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Illustrazione di Franco Blandino