Versi tristi…
Posso scrivere una poesia triste questa notte
posso scrivere cento versi dolenti e consegnarteli nel palmo della tua mano.
Si ingigantiscono violentemente le mie parole,
i tuoi giuramenti fan compagnia ai sogni persi nell’insonnia.
Intristita la notte, ascolta timidamente le mie frasi che piangono
non cerco di incolpare il perché del tuo silenzio, lottai per non lasciarti partire
non c’è rimedio al vuoto che attraversa la mia pelle,
finite le mie lacrime, era difficile continuare.
Non posso nasconderlo, il mio letto è un deserto, il mio corpo secco
privo di un sincero appoggio.
Anche quando c’è una tempesta
cerco inquieta il bacio
che provoca la mia gelosia.
I miei versi sono battaglie in questo corpo
che abbandonasti per morto.
Come faccio a sopravvivere senza il tuo sguardo?
Ora sono in questo abisso senza ragione,
sull’orlo della malinconia,
condividendo le mie nostalgie con il mare,
nel silenzio, l’infinita attesa….
mi sento forestiera dei tuoi sentimenti.
Un’isola deserta,
un foglio solitario che ignora dove il mio cuore può essere veramente
e non essere il pagliaccio che non merito.
Vorrei non pensare a te,
sempre più la mia bocca sa di solitudine.
Dammi l’allegria e il canto,
dammi la tristezza e il pianto
dammi tutto quello che ti sei preso
quando te ne sei andato ti sei portato via tutto
e la solitudine rimbomba nella mia benevolenza.
Posso scrivere una poesia triste questa notte…
***
Non giudicarmi come il mio peccato merita
Non giudicarmi come il mio peccato merita
perché questa notte la mia fatica diventa eterna
e si impadronisce dei miei errori.
Non giudicarmi come il mio peccato merita…
la mia anima si è inaridita
e porto i tuoi ricordi appiccicati alle mie ossa.
Sono nel mezzo dove non vorrei stare
tra il friscello del mio tradimento
e questa tempesta che scorre nelle mie vene.
Tutti impariamo dagli errori,
presi la strada sbagliata.
Se ti ho deluso, ricorda che tu mi hai anche tradita
tuttavia l’ho dimenticato e non lo avrei mai immaginato…
una poesia disperata di risate, gioia e pianto,
pioggia nelle tue mani.
E se mi sento ancora così in colpa…
non giudicarmi come il mio peccato merita,
senza di te io non sono niente.
(traduzione italiana di Roberto Cerruti)
Noris Roberts è nata a Puerto La Cruz, Venezuela e si è laureata in diritto commerciale all’Università di Santa Maria, a Caracas. Fin dall’infanzia ha sentito una irrefrenabile inclinazione alla lettura, specialmente di poesia e letteratura, ma anche al balletto, alla danza contemporanea e alle artivi sive. Ha partecipato a corsi di scrittura presso l’Ateneo di Caracas.
Nel 2002 ha pubblicato “Lo specchio dell’anima”, i cui proventi sono stati devoluti ad una fondazione per i bambini colpiti dalla povertà. Il secondo libro si intitola “Di chi è la colpa?” e tratta di ingiustizia e speranza.
Le sue poesie sono state tradotte in inglese, francese, italiano e portoghese e sono state inserite in numerose riviste letterarie online e antologie.
Per il suo lavoro rivolto soprattutto a promuovere le relazioni tra le persone di tutto il mondo, è stata nominata Ambasciatore di Pace per il Venezuela. Sta realizzando un progetto su YouTube nel quale le sue poesie vengono lette da persone di lingue e paesi diversi, coinvolgendo poeti, cantanti, musicisti e presentatori radio-televisivi. Il progetto è diretto a inviare un messaggio di amore, pace, libertà e il suo scopo principale è unire le persone evitando i confini politici, le credenze religiose, ecc. È un compito difficile, che richiede molto tempo e non è facile trovare collaborazione. Tutto viene fatto senza profitto, col solo scopo di costruire un mondo migliore attraverso l’amore, la tolleranza e la pace, senza confini o pregiudizi.