Antiche radici per un nuovo umanesimo rurale
Il Comizio Agrario di Mondovì, fedele alla sua centenaria partecipazione attiva alle problematiche del mondo rurale, ha organizzato un incontro culturale per riflettere non solamente sulla sua storia ma anche su alcune prospettive attuali dell’agricoltura. Infatti, di fronte agli stimoli culturali e sociali che provengono dall’enciclica di papa Francesco Laudato si’ e dalla importante realtà di giovani che si riavvicinano all’agricoltura come scelta di vita, il Comizio Agrario ha ritenuto opportuno contribuire alla conoscenza della ricchezza passata, presente e futura della nostra agricoltura.
Il convegno dal titolo “Agricoltura: bene comune. Antiche radici per un nuovo umanesimo rurale” si è tenuto il 21 novembre alle ore 17 presso la Sala di Lettura “Alessandro Gioda” nella sede del Comizio Agrario stesso ed è stato suddiviso in due parti.
Nella prima, Attilio Ianniello con il suo intervento Mutualità e associazionismo rurale. L’impegno del Comizio Agrario di Mondovì dal 1867 ad oggi, ha sottolineato gli aspetti solidaristici del Comizio monregalese evidenziando aspetti storici poco conosciuti ma spesso di una attualità tale che potrebbero essere presi da esempio per il futuro dell’agricoltura locale, ovviamente considerando gli apporti contemporanei della cultura e della tecnologia; a seguire l’intervento di don Flavio Luciano (Responsabile dell’Ufficio regionale piemontese della Pastorale sociale e del lavoro) dal titolo Nuovi orizzonti dell’agricoltura alla luce della Laudato sì’ ha portato i numerosi presenti a comprendere i messaggi fondamentali dell’Enciclica di papa Francesco; di cogliere la terra come madre e sorella, di cogliere l’intrinseca interconnessione di tutte le creature e di tutti i beni a sostegno della vita (acqua, terra, aria); le parole della dott.ssa Patrizia Magliano (Presidente della Cooperativa Sociale Caracol), dal titolo Agricoltura e società, hanno promosso una riflessione sugli aspetti sociali dell’agricoltura soprattutto nel riproporre alla civitas i valori propri di chi la terra lavora.
Nella seconda parte alcune buone pratiche agricole e interessanti progetti sono stati raccontati da Paolo Canavese, Presidente dell’Associazione piccoli allevatori razza piemontese “La Piccola” di Priero, da Manfredi Rosso de “Il “Consorzio del Söfran – Zafferano di Caraglio e della valle Grana”, e da Davide Gasco (collaboratore tecnico del Comizio Agrario di Mondovì), che insieme a Fabio Palladino, ha presentato il progetto “Da terre marginali a terre originali”.
Davide Gasco nel suo intervento ha sottolineato l’importante lavoro svolto da Lino Cavallotto, storico presidente del Comizio Agrario monregalese recentemente scomparso, ed si è soffermato sia sulla passione che occorre per intraprendere il lavoro agricolo, sia sui valori di cui il mondo rurale è custode.
Tutti gli interventi hanno, in modo diverso, guardato con attenzione a quanto sta accadendo nel mondo rurale, dove a chi sa guardare con attenzione appaiono all’orizzonte segni di un nuovo umanesimo rurale che riscopre attualizzandoli i valori del lavoro, dell’amore della terra, del mutuo aiuto, della reciprocità, della condivisione.
La fotografia di copertina è di Bruna Bonino