Il guardiano dei sogni

La musica di Camillo Pace

uno

Il guardiano dei sogni
(da Autoritratto)

Ho visto posti fantastici
Ho volato lungo confini
Ho parlato a ricchi e straccioni
Ad amici veri e figli di puttana
La mia lacrima si posava serena sul mio petto
Guardando i sogni del mare
Che in una notte di tempesta
Il vento sa accarezzare

Ed è così che ho imparato a volare
Per non cadere giù
Ed è così che ho custodito i miei sogni
Per non abbandonarli più

Ho camminato su città ormai distrutte
Dall’odio e dalla violenza
Porgendo il mio orecchio alla notte
Sentivo urla di paura e sofferenza
Ho le mani ormai troppo sporche
Per poter rubare il vento
Mentre una foglia mi sfiora le spalle
E leggera si stringe la sua danza

In un soffio fatto di poche parole
Come una storia ormai scritta da sempre

Ed è così che ho imparato a volare
Per non cadere giù
Ed è così che ho custodito i miei sogni
Per non abbandonarli più

cover autoritratto

Il viaggio
(da Autoritratto)

È mattino
ma non ho voglia, di alzarmi ora
ma il mio viaggio sta per cominciare
e la mia mente vola
il sole bussa alla mia stanza,
ma senza far rumore
ma la mia testa
è ancora in coma
e mi crea un gran dolore

Ho camminato strade che erano,
un quadro di Picasso
mi son seduto ormai sfinito,
sotto un albero su un sasso
e chiedendo informazioni,
a qualcuno che chissà
saprà dirmi la via giusta,
in questa strana città

Il viaggio, sta per cominciare
E mi porterà lontano,
sulle onde del mare
nel viaggio, non servon soldi per comprare
ma solo grandi sogni
per continuare a viaggiare

Ho attraversato confini,
come aquiloni al vento
salendo sopra campanili,
che guardan quello che non sento
e proprio lì dietro le nuvole,
che ho visto il sole
che rideva piano piano,
come un vero attore

Il viaggio, sta per cominciare
E mi porterà lontano,
sulle onde del mare
nel viaggio, non servon soldi per comprare
ma solo grandi sogni
per continuare a viaggiare

due

Io sono vivo

Non so dov’è mio fratello sole
E in quale giorno i suoi raggi potranno splendere ancora
Le mie sorelle luna e stelle
Non illuminano più il cielo preziose come lo erano da bambine
E mio fratello vento
Non ha più l’aria nuvolosa e serena di un tempo passato
Mia sorella acqua non sarà più pura e preziosa
Senza correre libera tra le braccia del mare

Ma io sono vivo
ma io sono vivo
ma io sono vivo
E non mi fermo qui

Mio fratello fuoco si sta spegnendo
Senza poter scaldare la sua notte con tutti i suoi disegni
La mia madre terra che mi nutriva e
Produceva frutti e fiori ormai sta morendo
E la mia sorella morte è rimasta sola
A contemplare il nostro paradiso infinito
Mio padre albero, ormai vecchio, lascia la mano
Ad un giovane fiore e dice addio

Ma io sono vivo
ma io sono vivo
ma io sono vivo
E non mi fermo qui

tre

Adesso

Per crescere insieme non basta tirar fuori dall’armadio del passato
I ricordi splendidi e fastosi di un tempo
Ma occorre spalancare la finestra del futuro.
Sapendo coltivare degli ideali per i quali valga la spesa battersi.
Abbiate la grinta del lottare, non la rassegnazione di chi disarma
Costruite il futuro, non lo attendete soltanto
Cambiate la storia, non la subite
Ricercate la solidarietà con gli altri, non la gloria del navigatore solitario.

Osando insieme, sacrificando insieme, progettando insieme…..perché da soli non si cammina più.

Il ritmo della vostra danza , sarà ripetizione di passi, invenzione di mosse, strategie, calcolo armonico, movimento e comunicazione… sarà il ritmo stesso della vita… perché chi spera non fugge, cammina… corre… danza.
Ragazzi non abbiate paura di riscaldarvi adesso, di innamorarvi adesso, di incantarvi adesso, di essere stupiti adesso, di entusiasmarvi adesso, di guardare troppo in alto adesso e di sognare adesso.

Osando insieme, sacrificando insieme, progettando insieme…..perché da soli non si cammina più.

quattro

Camillo Pace: «È capitato spesso di tornare a casa in macchina dopo la fine di un concerto e vedere una donna, che solitaria vendeva il suo corpo a gente di passaggio. Spesso facevo quella strada e lei era sempre lì…con la pioggia, con il sole o con le stelle che le facevano compagnia nelle notti fredde d’inverno. Allora ho deciso di regalarle questa storia, sono tornato a casa e mi sono catapultato a scrivere tutto in un soffio, un racconto che potesse parlare del suo sogno da bambina. Una lettera ad una mamma…un discorso tra una figlia che cerca la sua mamma. Oggi i miei occhi non guardano più quella donna sopra un marciapiede, pronta ad essere sfruttata per il suo corpo e le sue curve…ma la guardano come una semplice bambina con un sogno…Dicono che domani ci sarà il sole!!! Ringrazio le mie compagne di viaggio che hanno reso tutto questo possibile, le mie sorelle Nadia Macrì e Mariablu Scaringella.Buon ascolto»:
Dicono che domani ci sarà il sole

cinque

Quando e come si è avvicinato alla musica come espressione artistica?
Ho iniziato a suonare subito dopo le scuole medie. Il mio primo gruppo era una cover dei Pink Floyd e il mio ruolo era quello di tastierista all’interno del progetto . Dopo due anni di serate nei diversi locali della mia città decisi di uscire dal gruppo e dedicarmi al basso elettrico…da quel momento è partita la mia storia musicale che mi ha portato prima a studiare contrabbasso classico in conservatorio fino ad arrivare al jazz.

Quali suggestioni musicali e riferimenti letterari confluiscono nella sua produzione musicale e testuale?
Mi piace far confluire all’interno della mia musica, tutte le esperienze che ho vissuto nella mia vita. Esperienze non solo musicali, ma anche di vita privata e quotidiana tra i viaggi fatti e le persone che ho incontrato lungo il mio cammino. All’interno dei miei testi si trovano incontri con persone che mi hanno insegnato a crescere come uomo e artista, ci sono i miei sogni che ancora devo realizzare, le mie storie d’amore passate, i miei sentimenti più profondi, i miei viaggi, le mie lacrime e i miei sorrisi… la mia musica e i miei testi sono un piccolo scrigno che raccoglie infinite riflessioni e meraviglie che hanno fatto parte della mia vita, pronte ad accogliere il mio futuro.

sei

fotografia di Giuseppe Mantenuto

Biografia di Camillo Pace

http://www.digressionemusic.it/