L’anno scorso, in occasione del 70° anniversario della Liberazione, la non-rivista Margutte, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Partigiani Italiani (ANPI) sezione di Mondovì, e con l’associazione Mondoqui, aveva bandito un primo non-concorso letterario dedicato alle Resistenze di ieri e di oggi, giunto quest’anno alla seconda edizione.
La definizione non-concorso nasceva dalla scelta di essere un’occasione di incontro e non di scontro, semmai di confronto. Non venivano state stilate classifiche: la scrittura deve stare con forza fuori dalle leggi della competizione; deve nascere poco per volta nel silenzio della propria stanza o nel rumore della vita sociale; deve essere spontanea e attenta, rendersi efficace nel trasmettere emozioni, sentimenti, valori, eventi e testimonianze.
Questo prezioso lavoro si è tradotto, oggi, in una piccola pubblicazione voluta dall’ANPI, che raccoglie parte dei contributi emersi dal concorso: in particolare, quelli collegati a vario titolo con la Resistenza storica, di cui l’ANPI fa indispensabile memoria.
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Questo secondo anno ha prodotto, di nuovo, una serie di contributi interessanti: si tratta, in prevalenza, di contributi poetici, che presentiamo in un’altra sezione, accanto ai cinque scritti di prosa presentati in questa.
Si tratta di contributi diversi, che ci sono comunque parsi, ognuno a suo modo, degni di interesse.
Alessandro Adesso, di Genova, scrive con “Resistere” un efficace e asciutto racconto dedicato alla Resistenza storica, che ha dato origine al non-concorso; così anche Andrea Vecchio di Novara, col suo “La donna non aveva risposto”.
Il nostro Lorenzo Barberis, con “Il partigiano Harry”, affronta il tema del rapporto tra la Resistenza storica e la letteratura fantasy, modellatasi dagli anni ’50 in poi anche come interpretazione degli orrori della guerra mondiale.
Roberto Nicolino, di Garessio, con il suo “Tiremm innanz” ragiona su un noto episodio del Risorgimento (non a caso, la Resistenza è stata anche vista come “secondo risorgimento” della Patria, secondo momento di epos civico fondante della nazione).
Alberto Rizzi di Rovigo, all’opposto, proietta con “Il giorno libero” la Resistenza sull’oggi, affrontando in chiave narrativa il tema della resistenza laica alle orde fondamentaliste dell’ISIS.
Visioni differenti, quindi, che costituiscono comunque una interessante occasione di riflessione su questi temi, su cui pare opportuno continuare a ragionare. Ecco qui, dunque, i link ai file PDF dei cinque brani citati.
Alberto Rizzi, Il giorno libero
Andrea Vecchio, La donna non aveva risposto
Lorenzo Barberis, Il partigiano Harry