Marco Tomatis sullo scaffale

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SILVIA PIO (a cura)

Margutte ha incontrato Marco Tomatis per farsi raccontare delle sue ultime pubblicazioni (scritte con Loredana Frescura).

«Sarò io la tua Fortuna è uscito nel maggio del 2015. È un libro ambientato nella prima parte sui luoghi della Grande Guerra, in Friuli, e nell’ultima a Torino, nei giorni della grande insurrezione di fine agosto 1917 contro la guerra e contro la mancanza di pane. Una rivolta soprattutto di donne che fu repressa dai soldati a fucilate. Si contarono circa 50 morti ufficiali. Sicuramente furono di più, perché molti feriti non si presentarono all’ospedale per esser curati.

I protagonisti sono Rigo e Fortuna, due ragazzi che si trovano coinvolti loro malgrado nella guerra. Rigo è uno di tanti ragazzi e anche bambini che, per fame e necessità furono costretti  ad andare ad andare nelle retrovie del fronte, per eseguire  lavori pesanti e pericolosi.

Fortuna invece è la figlia di una delle tante prostitute che frequentavano le retrovie del fronte. Per motivi narrativi ne abbiamo fatto una ‘escort’, potremmo dire oggi, una prostituta di medio calibro, non una delle disperate che erano costrette a soddisfare decine di clienti al giorno nei bordelli riservati alla truppa.

Il libro parte da un fatto storico che per decenni non è stato indagato: la presenza e il lavoro di bambini e ragazzi nelleimmediate retrovie del fronte. Nonostante la legge vietasse il lavoro in queste zone prima dei quindici anni, molti furono i ragazzi di età inferiore, anche bambini e bambine di 11 anni, che mentirono sulla loro età e si trovarono a fare lavori pesanti e pericolosi. Si calcola che siano stati oltre 60.000, ma il dato più impressionante è che ne morirono per cause varie oltre il 40%. Un massacro nel massacro, anche se le cifre esatte non si conoscono perché molti documenti, oltre ad essere ‘taroccati’, andarono persi durante la rotta di Caporetto.

La cosa che mi ha colpito, e da cui in sostanza è nata l’idea del libro, è che questo aspetto della guerra ha dovuto aspettare decenni per esser indagato a livello storico. Il primo libro sull’argomento, Cantieri di guerra di Matteo Ermacora, edito dal Mulino, è uscito nel 2005.

Quarta di copertina

Quarta di copertina

Sarò io la tua Fortuna è andato molto bene, ne è uscita la seconda edizione e ha vinto anche alcuni premi importanti. Il premio Leggimi Forte – Andersen, il secondo posto al premio Valli Valtenesi e soprattutto è stato inserito nella cinquina finalista al premio Bancarellino, il fratello minore del Bancarella».

Dal sito dell’editore Giunti:
Un romanzo di formazione intenso e coinvolgente che racconta di sentimenti ed emozioni nel drammatico scenario della prima guerra mondiale.
1916. Rigo ha tredici anni, non ha mai conosciuto il padre e, dalla morte della madre vive con gli zii. Quando una bomba caduta sulla casa lo lascia unico superstite, gli viene offerta l’opportunità di evitare l’orfanotrofio, accettando di diventare un tuttofare nelle retrovie della guerra che si sta svolgendo non lontano da lì. Rigo comincia dunque a lavorare per l’ospedale militare, a contatto con l’orrore quotidiano, le speranze e le disillusioni dei giovani soldati che incontra. Poiché dalla zia, maestra, aveva imparato a leggere e scrivere, diventa anche la persona a cui i soldati si affidano per fare arrivare le loro notizie a casa. Sono lettere di fiducia, di amore e talvolta di addio, che lo fanno crescere in poco tempo. C’è un giovane tenente, Toni, che lo ha preso particolarmente a cuore e che gli chiede di insegnargli a scrivere. Grazie a lui Rigo ritrova una forma di calore familiare a cui, purtroppo, dovrà poi ancora una volta rinunciare. Quando compare Fortuna, una sua coetanea apparentemente spregiudicata e leggiadra, per Rigo è come vedere un raggio di sole. Nel loro bisogno di vita e amore, i due ragazzi sono come superstiti in mezzo a un mondo dilaniato e freddo e si uniscono in un’amicizia profonda, che piano piano fa loro scoprire un sentimento nuovo: l’amore. La guerra continua e alla morte di Toni i ragazzi decidono di fuggire per cercarsi uno spazio in cui cominciare una loro vita nuova, insieme.

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«A braccia aperte invece è un’antologia edita da Mondadori nel 2016, a cura dell’ICWA, l’Italian Children’s Writers Association, l’associazione che raggruppa una buona parte degli scrittori italiani per ragazzi del cui direttivo faccio parte per occuparmi dei rapporti con il mondo scolastico e serve appunto per finanziare i lavori dell’associazione, che si propone di rivalutare la letteratura per ragazzi  in Italia.

Alcuni dei più importanti scrittori italiani per ragazzi dedicano dodici racconti  al problema dei migranti. Si tratta però di storie di migranti bambini,  basati su vicende vere, e non trattano solo delle migrazioni attuali, ma anche di quelle del passato che hanno visto protagonisti anche i bambini italiani.

Nell’antologia c’è anche un racconto mio e di Loredana Frescura che ha come protagonista una bambina albanese che per arrivare in Italia si traveste da bambino con i documenti del fratellino morto per evitare i problemi connessi ad eventuali violenze sessuali».

A braccia aperte, Mondadori – I sassolini oro, ICWA (Italian Children’s Writers Association) Manuela Salvi, Marco Bevilacqua, Janna Carioli, Vanna Cercenà, Fulvia Degl’Innocenti, Anna Lavatelli, Alberto Melis, Daniela Palumbo, Roberto Piumini, Angela Ragusa, Anna Sarfatti, Marco Tomatis e Loredana Frescura.

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«Più allegro invece è l’ultimo libro uscito, Massimo da sistemare, scritto sempre con Loredana Frescura, edito da Giunti nel 2016 e che inaugura, insieme ad altri, la nuova collana della casa editrice, Colibrì. È stato presentato ad aprile alla Bologna Children’s Book Fair.

È  la storia di un bambino, Massimo appunto, che un giorno sente la  maestra dire alla mamma che sì,  è bravo, ma è un po’ da sistemare. Da qui nasce tutta una serie di avvenimenti legati a questa frase, fino a quando, anche con l’aiuto di una Maestra a Rotelle e di Isabella, un’altra bambina , capirà che in realtà tutti siamo da sistemare perché “nessun uomo è un’isola”».

Incipit:

Se avete come amico un tipo di nove anni o anche dieci che non riesce a stare fermo sulla sedia e muove il banco causando rumori frequenti e molesti, che si tuffa nei fumetti mentre tutti gli altri si lambiccano il cervello per risolvere il problema, che sovrappensiero di mette le dita nel naso e poi sempre sovrappensiero pulisce le dita sulla manica della felpa e a volte fischietta mentre la maestra corregge i compiti, allora ecco state molto attenti perché avete vicino a voi un bambino “da sistemare”.

Quarta di copertina

Quarta di copertina

«Un’ultima notizia: a luglio per la piccola casa editrice napoletana Cento Autori uscirà Il sapore della terra, scritto sempre con Loredana, che parla di montagna e di ministri rapiti, ma non è un giallo».