Les canuts (I tessitori)
(Aristide Bruarnt)
Per cantare Veni Creator
occorre indossare una casula d’oro
Noi la tessiamo per voi, gente di chiesa
e noi poveri tessitori
siamo senza camicia.
Noi siamo i tessitori
noi siamo nudi.
Per governare bisogna avere
mantelli e nastri intorno al collo,
noi li tessiamo per voi grandi della terra
e noi poveri tessitori
ci sotterrano senza neanche un lenzuolo.
Noi siamo i tessitori
noi siamo nudi.
Ma il nostro regno arriverà
quando il vostro regno finirà.
Noi tesseremo il sudario del vecchio mondo
poiché si sente già la rivolta che incombe.
Noi siamo i tessitori
noi non saremo più nudi.
Nostra Signora delle Lande
(Hamon Martin Quintet)
Vogliamo del silenzio e del tempo
vogliamo uscire alla luce
vogliamo allevare i nostri figli
e vogliamo coltivare le nostre terre
Nostra Signora delle lande di terra
Nostra Signora di lunghi sentieri
Nostra Signora di uccelli terrestri
Nostra Signora dei libri e dei suoni
Non vogliamo molto
non vogliamo troppo ferro
non è più tempo per gli aerei
non vogliamo il vostro inferno
Nostra Signora dei fili di ferro
Nostra Signora delle strade e dei ponti
Nostra Signora degli uccelli di ferro
Nostra Signora delle bestie di cemento
Dal cielo è disceso il vento
dal cielo è disceso il verde
non vogliamo che dal cielo scendano
ceneri di morte e ferro
No a piste per gli uccelli di ferro
no a ferro al posto degli uccelli
che è triste un mondo senza vita
che è costoso un mondo di folli.
Abbiamo messo tantissimo tempo
abbiamo tanto tempo a costruire
ora appezzamento dopo appezzamento
ora dovremmo distruggere?
La morte delle fattorie e del bosco
la morte delle vie degli uccelli
la morte degli stagni, la morte delle vacche
la morte del latte, la morte dell’acqua
L’altro giorno camminando
ho visto il volo di una rondine
ho visto che era tormentata
era il ritorno della primavera
Nostra Signora dei fili di ferro
Nostra Signora delle strade e dei ponti
Nostra Signora degli uccelli di ferro
Nostra Signora senza il vostro cemento.
(Dite NO! al progetto dell’aereoporto di Notre Dame des Landes)
(Comitato dei Sans Papiers 59 cantato tutti i mercoledì a Lille dal 1997 sull’aria di “El Melfi” di Aki Yahiaten)
Goulou loumi matabekich (Dite a mia madre di non piangere)
Waldek rabi mayekhelich (Tuo figlio, Dio non l’abbandonerà)
Quando abbiamo chiesto asilo
m’han detto che non è facile
tu puoi attendere due anni e poi ricevi “rifiutato”
E quando abbiamo fatto l’occupazione
gli agenti (CRS*) aprivano gli occhi
Devi uscire non vale la pena
se no i gas lacrimogeni
I Sans Papiers (senza documenti) sono infelici
non si deve far confusione
Non sono pericolosi
anzi essi sono in pericolo
Quando siamo arrivati in Francia
eravamo pieni di speranza
abbiamo subito repressioni feroci
ci hanno trattato da delinquenti
Non domandiamo la carità
domandiamo dignità
e Inch Allah (se Dio vuole) vinceremo
al fianco del CSP**.
* Compagnie Républicaine de Sécurité
** Comité des Sans Papiers
La corale dei Canulars (Lione) non è un gruppo di cantanti ma un luogo di incontri di militanti che cantano insieme, un luogo aperto a tutti coloro che condividono i suoi valori, con un repertorio di canti rivoluzionari (libertari, femministi, antimilitaristi, ecc.) odierni o del passato (in maggioranza francesi, italiani, spagnoli), d’oggi (come Notra Dame des Landes) o di ieri (come la Boutte rouge).
È soprattutto un luogo di convivialità senza pretese artistiche. Il nostro obiettivo non è di far spettacolo ma di far conoscere, di condividere, i canti della resistenza a tutte le oppressioni, di unire la nostra voce per gridare le nostre rivolte contro tutte le dominazioni.
Quando e come avete deciso di utilizzare la musica come mezzo di espressione artistica e di lotta sociale?
Michèle: Sono passati circa 4 anni da quando durante una serata all’Atelier des Canulars, delle persone cantavano dei canti rivoluzionari; siccome ne conoscevo la più parte e un’siccome mi piace cantare, mi sono unita a loro ed essi mi hanno proposto di aggiungermi alla corale, cosa che ho fatto.
Quali ricerche fate per scegliere i canti e quali sono i criteri di selezione?
Michèle: Oltre ai canti storici conosciuti, siamo alla ricerca di canti più recenti come quelli creati per Notre Dame des Landes che troviamo a volte su Internet, a volte propagati da persone che li ricordano. Altrimenti creiamo noi stessi delle canzoni come “Etat d’urgence”, secondo le problematiche del momento. Ogni estate ci si ritrova in circa duecento corali. È un’occasione per scambiarci nuovi canti.