La gioia di vivere
Addio colline del nord, montagne tutte, addio
Brughiere e creste pietrose, precipizi e cime, addio
Glyder Fach addio, fredda Scafell, Suilven portatrice di nuvole
Rocce scaldate dal sole e gelato mare di Bleaklow
Neve, vento e pioggia sulle colline e sulle montagne
Giorni di sole, vento rafforzato e aria come vino
E bevi e bevi fino a che sei ubriaco di gioia di vivere
Addio a te, amore mio, il mio tempo è quasi compiuto
Riposa nelle mie braccia ancora una volta finché arrivi il buio
Hai riempito tutti i miei giorni, tenuto a bada la notte, compagna carissima
Gli anni sono passati alla velocità degli uccelli in volo
Le nostre vite come i versi di una canzone ascoltata in montagna
Dammi la tua mano e il tuo amore e unisci la voce alla mia
Canteremo del ferire e dolere della gioia di vivere
Addio a voi, pulcini miei, presto volerete da soli
Carne della mia carne, mia vita futura, ossa delle mie ossa
Possano le vostre ali essere forti, i vostri giorni lunghi, sicuro il vostro viaggio
Ognuno di voi porta dentro di sé il regalo dell’amore
Che vi porti luce e calore e il piacere del dono
Assaporate con gusto ogni nuovo giorno e il suo profumo
Non perdete mai di vista l’eccitazione e la gioia di vivere
Portatemi in un luogo alto di eriche, rocce e pesci
Spargete la mia polvere e cenere, datemi in pasto al vento
Che possa essere parte di tutto quello che vedete, dell’aria che respirate
Sarò parte del grido del chiurlo e del volo del falco
La gialla achillea e i diamanti della rugiada
Cavalcherò la brezza che passerà tra i vostri capelli
Ricordandovi come abbiamo condiviso la gioia di vivere
Il mio vecchio
Il mio vecchio era un buon uomo
Esperto nel settore della forgiatura
Nel calore puzzolente della fonderia
Il mio vecchio uomo si ripiegava
Sulle ginocchia sopra la sabbia da forgiatura
Ha indossato il suo mestiere come un marchio di vestiti
Era uno della band fumosa dei ciclopi
Sì, questo era il mio vecchio
Il mio vecchio non era davvero vecchio
Ero io quello giovane
E chiunque avesse più di dodici anni
Si trovava a metà strada verso la tomba
È stato leale con i suoi compagni per tutta la vita
Ha dato la sua busta paga alla moglie
Ha bevuto qualche bicchiere il sabato sera
Sì, questo era il mio vecchio
Il mio vecchio era un sindacalista
Ha combattuto duramente per tutti i suoi giorni
Ha compreso il sistema
Ed era al corrente degli affari del capo
Lui dice: “Pretendi ciò che è tuo di diritto”
Devi lottare con tutte le tue forze
Ti metteranno i piedi addosso se non combatti
Sì, questo era il mio vecchio
Il mio vecchio era un vecchio orgoglioso
La fonderia era come casa sua
Fino al giorno che lo hanno licenziato
E accompagnato alla porta
Gli hanno ridato il documento, dicendo, le cose vanno a rilento
Abbiamo una macchina che può imparare il trucco
I trucchi del mestiere, per cui non tornare
La fine del mio vecchio
Il mio vecchio aveva cinquantun anni
Che cosa doveva fare?
Un fabbro provetto col sussidio di disoccupazione
Nel millenovecentotrentadue
Si è sentito come se avesse dato tutto quello che poteva dare
Per cui lui fece ciò che altri mille fecero
Abbandonò la speranza e la volontà di vivere
Lo uccisero, il mio vecchio
Il mio vecchio è morto e sepolto
Ora sono io il tuo vecchio
E il mio consiglio, figlio mio
È di reagire ogni volta che puoi
Stai attento all’uomo con il micro-chip
Tieniti stretto il lavoro senza mollare
Perché se non lo fai perderai la tua posizione
Stessa cosa per il mio vecchio
(Traduzione delle canzoni di Silvia Pio)
Per forza di cose questa traduzione non tiene conto della metrica e delle rime, che si possono vedere nel testo originale.
James Henry Miller,conosciuto come Ewan MacColl, nasce a Salford, una cittadina inglese della contea di Lancashire, il 25 gennaio 1915, da genitori socialisti e attivisti di sinistra. Importanti per i famigliari e per lo stesso cantautore, sono canzoni e aneddoti storici dei genitori, divulgati dalla Scozia (un vasto repertorio col quale il padre e la madre si facevano compagnia e intrattenevano gli amici). Dopo la scuola elementare, MacColl lascia gli studi nel 1929. Con la Grande Depressione in pieno svolgimento, si occupa di una serie di lavori che fa per brevi periodi: meccanico, operaio, muratore, cantante di strada, ecc.
Le sue prime esperienze letterarie risalgono al 1930, quando inizia a scrivere per giornali operai e in seguito ne diventa redattore. Dopo le marce contro la fame e le lotte contro la disoccupazione (1932-1933), MacColl si associa nel 1934 a Joan Littlewood, una giovane attrice appena diplomata alla Royal Accademy of Dramatic Arts. Si sposano (lui si sposò tre volte) e a Manchester creano il Theatre of Action, un teatro sperimentale condotto da operai.
Nel 1936 MoacColl e Littlewood formano il Theatre Union, un gruppo che si considera ‘teatro del popolo’ e che esercita forte influenza sul pubblico ovunque nella zona industriale del nord-est nel periodo che va dal 1936 al 1939. Tra le produzioni più celebri, dirette da entrambi MacColl e Littlewood, viene ricordato Last Edition, un “living newspaper” scritto da MacColl che narra di fatti contemporanei volti ad attirare l’attenzione del popolo e di fatti politici che condurranno al Trattato di Monaco. Nel 1939, la produzione di Last Edition viene interrotta dalla polizia e MacColl e Littlewood vengono arrestati perché accusati di “disturbo della quiete pubblica”.
Vengono multati ed esclusi dallo svolgimento di qualsiasi attività teatrale per i due anni successivi.
Nell’agosto del 1945 fondano il Theatre Workshop. Tra il 1945 e il 1952 MacColl scrive undici spettacoli teatrali, che verranno tradotti in tedesco, polacco e russo.
George Bernard Shaw dichiara scherzosamente che, dopo lui stesso, MacColl è il miglior drammaturgo vivente della Gran Bretagna.
Nel 1949 sposa la ballerina e coreografa Jean Newlove, con la quale ha due figli, Hamish e Kirsty CacColl, che diventano entrambi cantanti e musicisti.
Affascinato a quei tempi dal movimento scozzese Lallans cambia il suo nome, come molti altri scrittori. Così da Jimmie Miller passa a Ewan MacColl, il nome con cui viene riconosciuto per il resto della sua vita.
Nel 1952 il Theatre Workshop viene trasferito a Stratford, un quartiere di Londra, e MacColl inizia a dedicarsi a musica tradizionale e cantautorato. In breve tempo comincia a ricoprire un ruolo fondamentale nell’espansione di quello che oggi viene chiamato ‘rilancio della musica folk’ in Gran Bretagna. A Londra, con Alan Lomaz, Bert Lloyd, Seamus Ennis ed altri, fonda i Ballads e il Blues Club, diventati poi famosi come Singers Club.
Nel 1956 incontra Peggy Seeger, con la quale si imbarca in un’altra relazione, che durerà tutta la vita. Tra il 1959 e il 1972 hanno due bambini, Neill e Calum (entrambi impegnati nel canto e la musica) ed una figlia Kitty. Peggy ed Ewan diventano un famoso duo di cantanti: registrano numerosi album, conducono workshop e fanno spettacoli in tutto il mondo come cantanti di classici e canzoni contemporanee.
Dall’inizio degli anni ’30, MacColl ha intrapreso la carriera in radio come narratore, attore, scrittore e produttore e ha collaborato a numerosi progetti sperimentali. Nel 1957 scrive una serie di documentari di musica per la BBC Radio, che vengono conosciuti come The Radio Ballads. Questi erano una combinazione di discorsi registrati, effetti sonori, nuove canzoni e arrangiamenti musicali, che vengono considerati un’innovazione importante nel campo della tecnica radiofonica. “Singing The Fishing”, uno dei pezzi lanciati, vince il Prix d’Italia del 1960.
Nel 1965 MacColl e Peggy Seeger fondano il Critics Group, una compagnia poco organizzata di cantanti di brani revival che tengono corsi di musica folk e tecniche di teatro, con l’intenzione di formare una base sulla quale sviluppare il teatro folk. Ogni anno per cinque anni, il Critics mette in scena il Festival degli sciocchi, uno spettacolo che rappresenta i fatti successi durante l’anno.
MacColl e Seeger prendono spunto ampiamente dai cantanti tradizionali britannici. In aggiunta a libri sulle loro canzoni e varie collezioni secondarie, producono due antologie di musica della popolazione nomade della Gran Bretagna: Travellers’ Songs of England and Scotland e Doomsday in the Afternoon.Con Howard Goorney, Ewan scrive Agit-prop to Theatre Workshop, una raccolta di testi teatrali e politici e reminiscenze del Theatre Workshop.Come autore, MacColl è conosciuto maggiormente per The First Time Ever I Saw Your Face, Dirty Old Town, The Shoals of Herring, Freeborn Man, The Manchester Rambler e The Joy of Living. Il cantante ha scritto più di 300 canzoni.
Nel 1980 scrive il suo ultimo testo teatrale, The Shipmaster, la storia di un capitano di una barca a vela che non riesce ad adattarsi all’avvento del vapore e nel 1987 inizia a scrivere la sua autobiografia Journeyman, l’operaio qualificato. Nello stesso anno gli viene conferita dall’università di Exeter una laurea ad honorem. IL 22 ottobre 1989, Ewan MacColl muore in seguito a complicazioni dopo un’operazione al cuore. L’università di Salford gli conferisce una laurea postuma honoris causa nel 1991. Per sei anni è stato in prima linea in numerose battaglie politiche nella stesura di commedie, canzoni e copioni che hanno per tema apartheid, fascismo, lotte nel campo industriale e diritti umani. Qualcuno dice che era come un pesce gigantesco in un piccolo lago – ma l’oceano di canzoni tradizionali e interventi pubblici in cui lui ha navigato e catturato pesci è tesoro per tutti i cantautori e sceneggiatori suoi successori.
(Testo adattato da http://www.ewanmaccoll.co.uk/ewan-maccoll-biography/)
Traduzione di Mila Di Tullio