New York
In uno specchio orizzontale
della baia raddrizzata
le punte di una città quadrata
accoltellano direttamente il cielo stellato.
Nello sfavillante mare di lanterne
provocanti guizzano le barche
splendidamente tremano
sulle tue gambe irrequiete
nuotando nel punto più basso
di un serale abito di broccato.
All’improvviso siamo persone scomparse
come aghi su una stagnola.
Qualcosa prendiamo di persona-
grandi limousine,
scoiattoli che fanno la muta in central Park
e il corpo di metallo di una libertà morta.
A New York soprattutto sta diventando buio…
La brillante oscurità s’accende.
La lussuria della grande città dalle mille braccia
scrive ogni sera sulla luccicante superficie dell’acqua
il messaggio di Einstein sulla velocità della luce.
E ancora prima del crepuscolo lo schermo d’argento
del cielo di New York s’inonda
con ettolitri di sangue di Hollywood.
Dove arriva l’impero di vetro e marmo?
Dove puntano i sottili missili dei grattacieli?
Dio compra un hot dog
in fondo alla strada del sessantesimo piano.
Dio è nero
e ama il grigio del tangibile.
Suo figlio è nato
in una scatola di cartone
del più recente tipo di schiavo.
(2002)
Traduzione italiana di Luciana De Palma: Video
Estate, traduzione italiana di Michela Zanarella: Video
Il professore e dottore di ricerca Pavol Janik è nato nel 1956 a Bratislava, dove in seguito ha studiato drammaturgia e sceneggiatura cinematografiche e televisive alla Facoltà di Teatro dell’Accademia di Arti Drammatiche. Ha lavorato per il Ministero della Cultura (1983-1987) nel campo dei media e della pubblicità. Nell’ambito della Società Slovacca di Scrittori è stato presidente (2003-2007), segretario generale (1998-2003, 2007-2013) e caporedattore della rivista letteraria settimanale Literarny tyzdennik (2010-2013). Ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo lavoro letterario e nell’ambito della pubblicità, nel suo paese e all’estero.
Maestro della letteratura slovacca, Pavol Janik è poeta, pubblicista e redattore pubblicitario. La sua attività letteraria si incentra soprattutto sulla poesia. Con il suo primo libro di poesie, uscito nel 1981, si è presentato come poeta che si esprime chiaramente e spontaneamente, con una vena ironica diretta anche verso se stesso. Col suo stile riconoscibile, ha acquisito popolarità nei circoli letterari del suo paese, nei quali è stato spesso paragonato al poeta conterraneo Miroslav Valek. A questo proposito la poetessa, traduttrice e critica letteraria russa Natalia Shvedova ha riconosciuto che sebbene Valek sia più profondo Janik ha più inventiva.
Le sue opere sono state pubblicate non solo in Slovacchia, ma anche in Albania, Bielorussia, Bulgaria, Canada, Cile, Corea del Sud, Croazia, Francia, Giordania, India, Israele, Macedonia, Nepal, Repubblica Ceca, Regno Unito, Romania, Russia, Serbia, Stati Uniti, Turchia, Ungheria, Ucraina e Venezuela. Ha tradotto alcune raccolte di poesia e scritto copioni con uno stile vicino al Teatro dell’assurdo.
http://writerscapital.org/welcome-pavol-janik-director-writers-capital-international-foundation-slovakia-and-the-czech-republic/
http://pavoljanik.sk
http://www.poemhunter.com/pavol-janik/biography/
http://www.people.vcu.edu/~dlatane/stand-maga/V_13(2)/contents_13(2).html
http://www.writersclubinternational.com/slovakia/janik_pavol.htm
http://diversity.org.mk/avtori/pavol-janik-en/?lang=en
http://www.pennilesspress.co.uk/poetry/pavol_janik.htm
http://sites.utoronto.ca/tsq/09/janik09.shtml
La poesia New York è stata tradotta in albanese, croato, ceco, inglese, francese, greco, italiano, macedone, olandese, rumeno, russo, serbo spagnolo, tedesco e ungherese; altre traduzioni sono in corso:
http://www.babelmatrix.org/works/sk/Jan%C3%ADk%2C_Pavol-1956/New_York