VASTITÀ DELL’ANIMA
Il più alto pennone
il più profondo oceano
la più lunga strada
non rendono l’idea
della vastità dell’anima.
*
CAREZZA SIDERALE
Di notte
le stelle non dormono,
vigilano sul nostro sonno
illuminano ai tiratardi,
accompagnano la nottata,
si vedono, e ci vedono
e si conferma
che l’infinito
ci manda luce,
attraverso di esse.
Di notte
le stelle non dormono
e si riuniscono puntualmente
dopo il tramonto;
di giorno si preparano,
e passato il crepuscolo
rinascono tutte,
folgoranti, lucicanti, incandescenti
come una seducente
carezza siderale.
23-11-13
*
CELEBRANDOSI
Ogni raggio di luce
è intenzionale,
ha una direzione
e non cessa,
quando arriva
si conferma
quando non c’è
si desidera,
luce e raggio
si mescolano,
celebrandosi.
*
CHIAVE E PASSAPORTO
Il fatto di potere,
è questione di iniziare,
identificando la meta
e organizzando i dettagli,
affrontando la sfida
con energia sufficiente,
e la volontà decisa,
ove il tutto trovi posto
ed ogni frammento pure.
Il fatto di volere
non ammette esitazioni,
nè essere tiepidi,
è chiave e passaporto
verso l’orizzonte ambito
e l’ideale raggiunto.
Molinella. Bologna. 19.11.12
*
FORZE RIMASTE
Quel giorno non si era visto il sole,
ed era la mancanza di luce
che invitava a guardarsi dentro
per tentare di trovare
l’eventuale luminosità,
quella che ti danno,
le domande,
i limiti,
le difficoltà
la non speranza,
e partendo da tale supposto
intentare il balzo
in su,
dopo aver toccato fondo,
ecco, l’occasione
di ricominciare,
con le forze rimaste,
indirizzandosi
verso la meta,
con più vigore, che velocità,
più cervello, che affanno
e così, si,
la migliore sintesi
sorgerà in pieno
nell’essere integro,
senza avarizia
grintoso, elegante, quasi con le ali
l’essere io, interamente.
Molinella, 20.10.14
CARINERIE VARIE
LEGGEREZZA CHE PLANA
SERBATOIO INFINITO
Nato a Venado Tuerto, Argentina, nel 1953, per dieci anni è stato docente di Scienze Giuridiche in diverse province. Nel 1991 si è stabilito in Italia dove lavora come educatore professionale. Scrive sin dai tempi dell’adolescenza e ha pubblicato due plaquetas* di poesie su varie riviste letterarie e diversi quotidiani argentini. È stato componente dell’Ambasciata Culturale di Venado Tuerto, patrocinata dalla Dirección Municipal de Cultura e, nella stessa città, ha fatto parte del gruppo di teatro Arlequín. In collaborazione con la poetessa Norma Domancich di La Plata, Argentina, ha sperimentato la scrittura su chat, un esteso componimento congiunto ancora inedito. Ha pubblicato su raccolte edite da El Vidente Ciego, diretto dal poeta Francisco Chiroleu, di Rosario, Argentina; nel 1983 ha pubblicato la “plaqueta”Venadario.
Cofondatore del gruppo “Rueda Literaria” a Venado Tuerto, insieme con i poeti Pablo Miquet e Mirey Avalis, è membro del gruppo letterario italiano “Poeti quasi per caso” di Molinella (Bologna), città in cui è stato vicepresidente del circolo “Amici dell’Arte”. Ha partecipato a diverse letture di poesia in vari luoghi e occasioni. Pubblica regolarmente sulla rivista “Parole” del gruppo letterario “Laboratorio di Parole” di Bologna, di cui fa parte.
Collabora con vari programmi radio in Argentina e in Italia e alle pubblicazioni dirette dalla poetessa Queta Oliver di Valencia, Spagna, nonché con “Café Literario”, uno spazio curato su Facebook dalla poetessa María José Acuña Belaùstegui.
Partecipa a congressi promossi dall’Associazione Universale di Esperanto (www.lernu.net). Ha sempre mantenuto i contatti con la sua città natale, dove tuttora è promotore di vari eventi culturali. Sempre a Venado Tuerto, è stato presidente della Biblioteca Popular Alberdi e vicepresidente dell’Esperanto Klubo.
Parla spagnolo, italiano ed esperanto e parte delle sue opere sono state tradotte in italiano. È membro dell’associazione per la pace e l’accoglienza Servas (www.servas.org). Su Internet è presente sul portale https://jorgetarducci.com/biografia/. È su Facebook, Twitter,Youtube e Instagram.
*Le “plaquetas” sono solitamente un trittico di poesie a tiratura semplice e artigianale che anticipano un libro di imminente pubblicazione o frammenti della propria opera che uno scrittore vuole diffondere.
(Traduzione della biografia di Giuliana Manfredi)