Poesie del colombiano Jaime García Maffla
GIULIANA MANFREDI E MAYTE VELÁZQUEZ (a cura)
“Crear en Salamanca” ha il privilegio di pubblicare alcuni testi del poeta, filosofo e saggista Jaime García Maffla (Cali, 1944), uno dei poeti più importanti della Colombia e dell’America Latina, considerato un esperto dell’opera di Cervantes e autore del prologo e delle note della prima edizione colombiana del Don Quijote. García Maffla è stato co-fondatore della rivista di poesia “Golpe de Dados”, apparsa nel 1972, insieme a Mario Rivero, Giovanni Quessep e Fernando Charry Lara. Nel 1997 ha ricevuto il Premio Nazionale di Poesia Università di Antioquia. È stato coordinatore dei laboratori della Casa di Poesia Silva e professore di corsi postlaurea in letteratura della Pontificia Università Javeriana e dell’istituto Caro y Cuervo di Bogotà.
Le poesie di questo ammiratore ed emulatore di Unamuno che seguono, fanno parte di un libro di cui si è smarrita la stampa. Si trattava di venti poesie per un’edizione di cinquanta, come quasi tutti i libri pubblicati dal Colombiano (salvo De lasSeñales e Buques en la Rada, entrambi del 2014). Nonostante la perdita di queste stampe, García Maffla ha recuperato alcuni dei testi, apparsi nella Rivista ECO n.127 del 1970.
Breve volo di passeri
Nessuno saprà
più tardi com’è stato
in quale luogo
lasciarono tanti resti
chi ha indicato la porta
o aperto la trappola affinché evidenziasse
le tracce
Nei boschi rimasero
sugli alberi del sentiero
che nessuno attraversava da allora.
*
A tavola seduti alla sera…
A tavola seduti alla sera
quieti nonni docili come il grano
all’oro dell’ombra contemplano
sogni
frammenti di oggetti
Breve intervallo
Cadere sui muri con ali spente.
*
Questa volta è giunto breve
Questa volta è giunto breve
il suono di un carillon
forse perché fuggisse
fermandosisu ogni porta
Ognuno guardava intorno a sé
o nel cortile
e qualcosa da dentro sfuggiva dalle mani.
*
Visto a volte nelle vetrine….
Visto a volte nelle vetrine
anche nelle mani
si presenterebbe uguale alla caduta
di passeri
alla sera sugli alberi deserti
Tra poco busseranno alla porta
la fuga che si conclude dove ieri
cominciava.
*
Giunto al passo della sera
Giunto al passo della sera
un suono appena percettibile di metalli
Nella trasparenza
donne sulle porte e nelle stanze
Quando il tempo affretterà la caduta
verranno i sogni
Raccolte di poesie
Morir lleva un nombre corriente (1969)
Guirnalda entre despojos (1976)
En el solar de las gracias (1978)
La caza (1984)
Las voces del vigía (1986)
Poemas escritos a lápiz en un viejo cuaderno (1997)
Vive si puedes (1997)
Al dictado (1999)
Caballero en la Orden de la Desesperanza (2001)
Antología mínima del doncel (2001)
Caballero en la Orden de la Desesperanza (2001)
Poemas del no-decir (2011)
Buques en la Rada – Lais (2014)
De las señales (2014)
Saggi
Del sentimiento trágico de la vida (1974)
En otoño deberían caer todas las hojas de los libros (1987)
En la huella de Miguel de Unamuno (1985)
Visión poética de don Quijote (1988)
Fernando Charry Lara (1989)
Estoraques de Eduardo Cote Lamus (1994)
¿Qué es la poesía? (2001)
Hacia la sacritud del lenguaje: Stephane Mallarmé (2001)
Traduzioni di:
Giusy Scalise, Angela Nicolazzo, Angela Guzzo, Teresa Scaramuzzino (Note biografiche; A tavola seduti alla sera)
Milena Pellegrino, Jessica Estini, Lorena Giampà De La Caridad, Francesca Bova (Breve volo di passeri; Questa volta è giunto breve)
Raffaella Cianflone, Marialessandra Notaro, Miriam Ferraiuolo, Alisia Vescio (Visto a volte nelle vetrine; Giunto al passo della sera)
II C Liceo Linguistico “Tommaso Campanella”, Lamezia Terme (CZ)
La settimana dello studente per Margutte
Tratto da “Crear en Salamanca” del 4 giugno 2016