LORENZO BARBERIS
Tra gli aspetti Interessanti della MAA monregalese c’è, da un po’ di anni, l’offerta musicale serale, un’altra innovazione della mostra che ha portato a un più frequente passaggio serale.
Quest’anno le serate si sono aperte con lo spettacolo di danza The Bench dei Good Vibes (dedicato al progetto delle panche giganti di Chris Bangle, per cui è allo studio una panca monregalese che sarebbe un nuovo tassello alla promozione cittadina); il folk rivisitato del romano Wrongonyou, il cantautore monregalese Piotr Peribowski, Damasco e il Progetto Guynea nel programma ufficiale. A questo si sono affiancate altre presenze musicali, come quella dei Castadiva (organizzata da Gli Spigolatori) e il Laboratorio Musicale curato da un bluesman del calibro di Gian Piero Pramaggiore, un autore che ha suonato con nomi importanti della storia della musica, come il jazzista Don Cherry.
Il laboratorio di Pramaggiore è stato interessante anche come tipo di proposta, tipicamente jazzistica, basato su momenti di improvvisazione assieme a vari musicisti del monregalese: Fabrizio Curti, Oliviero Rocca, Lorenzo Manassero e numerosi altri intervenuti nel corso della performance, tenutasi in Belvedere e in Piazza Maggiore nel corso dei giorni della mostra. L’evento ha costituito un interessante tappeto sonoro nelle location prescelte, accompagnando in modo ottimale l’esposizione.
Un’esperienza che ci pare da ripetere, in questa o altre forme simili, per rendere ancor più strutturale il rapporto tra la mostra e la musica, oltre il positivo momento serale.