ANTONIO MELILLO.
Antonio Melillo, Mare vorticato da venti
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Antonio Melillo, irpino di nascita, docente di lettere a Torino, cura la rubrica di critica d’arte per la Rivista “Euterpe”, è stato direttore delle collane Memoire e Cervo volante di storia e letteratura per la casa editrice Limina mentis; direttore della collana di prosa poetica In limine e consulente editoriale per la letteratura latina per la casa editrice L’Arca felice, fa parte della redazione della rivista Euterpe. Data l’abilità nella traduzione poetica da diverse lingue, ha avuto una pagina di traduzioni sulla rivista “ClanDestino” che ora prosegue sul semestrale “Il piede e l’orma”. Ha terminato la traduzione dei profeti minori e di alcune poesie di Catullo dal titolo Ma resta un’ombra, un’orma. Ha ideato plaquettes sui poeti contemporanei, il primo a trattare è Antonio Spagnuolo. In poesia ha pubblicato nel 2016 Lento incendio (Ladolfi editore), selezione di poesie accompagnate dai quadri di Daniela Bianchi; nel 2011 Durata del mezzogiorno (Carabba); nel 2007 Lento incendio (LietoColle); nel 2005 San Giorgio e il Drago (LietoColle); nel 2003, a cura di E. De Signoribus, Ora e qui (Edizioni La luna). Ha curato i volumi collettanei Il Mito nel Novecento letterario (Limina mentis, 2012), Memoire (Limina mentis, 2014), La memoria (Ladolfi editore, 2016); è in elaborazione un terzo volume sempre con tematica la Memoria presso l’editore Cultura e dintorni; di prossima uscita per Ladolfi è anche un volume da lui curato di poesia al femminile. Svolge attività di promotore culturale; ha collaborato con Angelo Tonelli per la realizzazione nel 2014 dell’evento Mytos/Logos. Suoi scritti, letterari e saggistici, appaiono in antologie, riviste e atti di convegni. Dilettantisticamente, di notte, lascia pulsare la vena che fa fluire la composizione di semplici motivi musicali, caratterizzati dall’armonia; di giorno, fotografa tutto ciò che lo ispira, in particolare luoghi ventosi che vorrà censire; sta elaborando L’arte delle pulci, l’utilizzo di oggetti vintage, rendendoli arte.
Mare vorticato da venti è un potente saggio ‘sinestesico’, che utilizza la poesia europea e la filosofia per far luce sulla storia e sulla crisi della civiltà europea.
(QUI la lettura fattane da Gabriella Mongardi)