Dark Star

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OLIVER LANGMEAD.

                Prologo

Per passare il tempo, lascio la città
vado in uno di quei tristi strip
che chiamano i Falò, dove le vene
delle ragazze bruciano, tanto sono piene di Pro.
Prometeo, stupenda droga di città;
Pro, Promo e Teo, fottuta luce liquida
proibita dalla legge, iniettata
dall’affettuosamente tuo, Virgil Yorke, eroico sbirro.
Quando Prometeo, luce liquida, scorre dentro di me
goccia a goccia, cascata nelle vene, come dita
che tamburellano sotto pelle,
solo così mi trascino avanti.
Le ragazze ballano, la vista si appanna
e l’ago è perso nella mano. Stonato,
scordo la ferita, scordo tutto,
vedo macchie, forme, mi perdo.
C’è un ritmo. Forse musica.
O il mio cuore che protesta
mentre pompa luce fino alla testa.
Le ragazze sono adesso mulinelli ipnotici,
la sola cosa che i miei occhi vogliono vedere.
Il tempo si dipana, si dilata, mentre affondo
so che non sto guardando le ragazze
ma l’unica lampada qua dentro,
la sola luce che possono pagarsi,
penzolante come un ciondolo lento
mentre disegna strisce sulla mia visione.
Ed ecco, sono stonato. Volo sopra lo strip,
sopra l’edificio, sopra la città,
oltre il nostro inferno, la nostra nemesi,
il nostro sole scuro. Sono fra le stelle.
Col mio corpo che aspetta sotto, in città,
le dita si contraggono, le pupille si dilatano,
ed è tutto il contrario della dignità, già. Ma per ora
sono libero. Al diavolo domani.
Non ho cappio sul collo, né segno, qui
dove la pelle è stata ferita, dove mi ha quasi ucciso…
Dove avrebbe dovuto uccidermi. Ma non ho peso adesso
quassù. Non posso trascinarmi giù, né posso soffocarmi.

***

Dark Star, appena tradotto in italiano da Nicola Manuppelli per le edizioni Carbonio di Milano, è ambientato in un futuro nero e atroce, è quindi fantascienza; ha dentro un’indagine, è quindi una detective story. Infine è scritto in perfetta metrica, quindi è un romanzo in versi. Ed è un libro d’esordio che ha destato molta impressione.
La città di Vox sopravvive nel buio, sotto un sole che brucia senza però spandere luce. Nella notte permanente di Vox, le lampadine sono beni preziosi: solo i ricchi godono di un qualche chiarore privato. La tecnologia è in realtà scarsa, girano topi, mucche libere, la gente fuma fin troppo, le auto inquinano.
Nella città, come fonte di energia, esistono tre “Cuori” (dai nomi suggestivi: Aquila, Corvus e Cancer), che sono generatori. Uno dei tre, Cancer, viene rubato. E contemporaneamente viene assassinata una giovane donna, Vivian Nord: il suo sangue brilla in modo innaturale.
Su questi due casi deve lavorare il detective Virgil Yorke, insieme al suo aiutante, Dante. E così comincia la loro discesa infernale in una realtà violenta con segreti e colpi di scena: l’energia sprigionata da Cancer potrebbe diventare un’arma e Vox cadere nel caos più totale.

L’autore, Oliver Langmead, è nato a Edimburgo e attualmente vive a Glasgow. È laureato in Legge e in Scrittura creativa. Dark Star, il suo romanzo d’esordio, è stato selezionato tra i migliori libri del 2015 dal “Guardian”.