God

04-22-truccoDANIELE TRUCCO

G(x) ⊃ N(∃y) G(y)

quindi (∃x) G(x) ⊃ N(∃y) G(y)

quindi M(∃x) G(x) ⊃ MN(∃y) G(y) (M = possibilità)

Gödel, La prova matematica dell’esistenza di Dio (Teorema)

Secoli di meditazioni hanno cancellato la semplice bellezza originaria della divinità.

Una divinità che, già solo perchè possibile, necessariamente è da sempre e, essendo, tutto può proprio in quanto divinità.

L’onnipotenza però presuppone anche la capacità di annientare se stessi, annullandosi così per non rinascere più. Tale suicidio, credo, rappresenterà l’unica conferma in grado di dimostrare matematicamente l’esistenza di dio. Quel giorno, l’ultimo – come è naturale – anche per l’uomo, non è però ancora giunto: dunque fino a questa scrittura o dio non è esistito, o non ha voluto manifestare la sua onnipotenza. E le due cose in un certo senso si assomigliano.

Proprio dalla matematica e da queste speculazioni partii tempo addietro per costruire in dieci (1+2+3+4) errati endecasillabi, poiché costruiti a tavolino facendo cadere i loro accenti in funzione del numero del verso, il testo per una canzone che intitolai God, successivamente musicata e qui ascoltabile: https://www.youtube.com/watch?v=l4Q6e1FZJAA.

 

  1. Ìo non mi annullo in panzane che tu
  2. nemmèno vorresti aver concepito.
  3. Parapìglia senza senso: stupito
  4. ci osservi càuto, certo già sapendo
  5. che la soluziòne coinciderà
  6. con l’autodistruziòne. Quanto tempo
  7. sprecato: lasciaci stàre. Continua
  8. a farti i fatti tuoi che ti è riuscito
  9. sempre bene. Dona di pietà a noi
  10. un autentico gesto: autodistrùggiti.

04-22-trucco2