SILVIA PIO (a cura)
Persistenze 1983/2018. Tra figurazione e astrazione è una mostra di cinque artisti milanesi che rappresentano un unicum nel panorama italiano, attivi dalla fine degli anni ‘70 e con alle spalle un lungo iter espositivo in Italia ed in Europa.
Pino Di Gennaro, Renato Galbusera, Maria Jannelli, Antonio Miano e Claudio Zanini si sono formati fra gli anni ‘60 e i ‘70 all’Accademia di Brera e sono rimasti legati, oltre che da amicizia, da un atteggiamento nei confronti del fare artistico che genera un forte legame delle diverse poetiche. Altro tratto comune, ma di non secondaria importanza, l’esperienza dell’insegnamento presso Liceo Artistico e Accademia, che li ha posti in contatto con giovani artisti in formazione, con alcuni dei quali il rapporto continua nel tempo.
La mostra, allestita presso la Bipielle – Banca Popolare di Lodi, si presenta come una vera e propria antologica che attraversa le diverse tappe dei cinque artisti. Dopo un primo gruppo di opere pensate appositamente per gli spazi di Bipielle Arte, vera e propria introduzione ai diversi linguaggi, si accede alle prime tre sale che presentano lavori dagli anni ‘80 ai 2000 con opere talora di grande formato.
Una sezione di grafica introduce la grande istallazione sul tema della natura, pensata collettivamente in relazione alla storica esperienza di Naturarte, vetrina di arte nel territorio del Lodigiano.
Seguono cinque personali che declinano le caratteristiche peculiari degli artisti: il segno e la materia nelle opere di Pino Di Gennaro, il racconto e la memoria nelle carte di Renato Galbusera, il reale e l’immaginario nei teli di Maria Jannelli, il volto della Storia nei ritratti di Antonio Miano, la forma poetica del colore nelle opere di Claudio Zanini.
Chiude la mostra una sala che chiama i visitatori a riflettere sul rapporto con le diverse forme di viventi, gli animali, parte integrante dei nostri destini.
La mostra, inaugurata il 21 giugno scorso, ha suscitato molto interesse da parte del pubblico, che ha avuto modo di apprezzarne la qualità anche grazie alle visite guidate presentate dal curatore Mario Quadraroli. La chiusura è stata prorogata fino al 21 settembre per andare incontro alle richieste di alcuni visitatori e istituti scolastici.
http://www.fondazionebancapopolaredilodi.it/progetti/persistenze/
Cludio Zanini, uno degli artisti nonché poeta (si veda in Margutte qui), ha scritto una serie di poesie relative ai quadri.
Leviga intatte meteore
oscura materia compatta,
scissi nuclei d’abbagliante luce
appaiono indizi di catastrofe
nella carne di popoli straziati.
Tuttavia sono semi lucenti
nell’eterno lavorio del cosmo,
un altro futuro s’affaccia
di mondi nuovi nascenti in nuce.
La luce lampeggia, taglia orizzonti
sottrae all’ombra i corpi, ma l’ombra
ne sbalza i volumi accrescendo
il vigore dei corpi assetati di luce
che nel tumulto scavano ombre
più vaste e profonde, sempre anelanti
indelebili barbagli di tremula luce.
Non c’è quiete nel cuore della storia,
tenebre abissali o accecante chiarore.
Chi ha paura del lupo?
Nessuno, neanche l’occhiuto gufo
ha paura del lupo.
È la bambina, piuttosto,
che inquieta, guardando di sbieco
con occhi ghiaccio taglienti.
La sua giubba scarlatta
è allarmante presagio
d’un nuovo tirannico imperio
d’umana ferina attitudine.
Nessuno più ha timore del lupo
che mesto abbandona la scena.
Loro sanno, in silenzio
Beckett, Burroughs, Bukowsky,
lo sa Dylan Thomas, soprattutto,
che la morte non ha dominio.
Ci guardano, muti e irridenti,
- Beckett, occhi di gelo rapace
Bukowsky, desolato e mite sorriso
Burroughs, labbra lame sottili
svelanti irrefrenabile, intimo riso -.
Tuttavia tacciono, sebbene
un mormorio flebile sembri ronzare
nel silenzio, quasi dicesse qualcosa.
Dylan Thomas lo sa, matto qual era,
che dopo la morte, la morte
più non ha dominio alcuno.
S’apre all’ampiezza minima d’un varco
nella silente penombra mattutina
l’arco d’una circonferenza illuminata
quando la sfiora in quell’istante
la rapida tangente in fuga all’infinito
ben oltre il levigato piano cartesiano.
(Quest’ultima poesia è tratta da Ansiose geometrie, Anterem Edizioni 2018)
Bipielle Arte
via Polenghi Lombardo – Spazio Tiziano Zalli, Lodi
Orari di apertura della mostra:
giovedì e venerdì: dalle 16 alle 19, sabato e domenica: dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. Per i gruppi organizzati e per le scuole è possibile concordare l’apertura in altri orari.
Ingresso libero