DEBIPRASAD MUKHERJEE
La vita è sempre come un dipinto: si disegna e si cancella… Storicamente i dipinti sono stati usati come un’espressione astratta di momenti vissuti. I quadri sui muri di tutto il mondo continuano ad essere ritratti delle strutture sociali delle persone, specchi che riflettono le loro storie, segni dei loro sentimenti più profondi.
Le istantanee delle diverse emozioni: amore e odio, fallimento e successo, alti e bassi, sogni e incubi, tutte finiscono per evolvere in bellissime storie, a volte anche inconsapevolmente. Eppure il pittore rimane anonimo, le facce rimangono sconosciute. Immagini diverse emanano diverse melodie, che si mescolano in un’unica musica chiamata vita.
La vita non è che un bouquet di attimi e questi murales di tutto il mondo non sono che istantanee di alcuni di questi momenti preziosi. Le persone non dipingono un muro, dipingono la loro vita. Scrivono sui muri i loro diari personali che non riescono ad esprimere a parole, perché il mondo intero li legga.
(Fotografie di Debiprasad Mukherjee, haiku in inglese e gaelico di Gabriel Rosenstock, traduzione italiana di Silvia Pio)
Momenti metonimici
guardare / non guardare
udire / non udire -
guarda ora
è un mondo di saracinesche
eppure …
gli uccelli cantano
quante madri
ho avuto?
oh, dilette madri!
i sogni della tua giovinezza …
scarti e fagotti
su strade senza nome
questa città!
ma guardali -
i pavoni
misteri aggrovigliati
dell’universo …
una barba
cosa sanno?
sanno qualcosa?
coloro che aspettano di nascere?
benedici, o Signore
noi e questi
Tuoi doni
sera …
la solitudine
dei nostri passi che si allontanano
la faccia di uno sconosciuto …
uno sconosciuto dentro
si sveglia
passanti …
tutti hanno un rendezvous
col destino
trascinato a riva
dallo sconfinato oceano …
un bambino di strada
dove caddero le sue ciglia
è spuntata una pianta di tè …
Bodhidharma
cerco il volto che aveva
prima che il mondo venisse creato …
cerco ancora
strada laterale …
il sangue di una capra sacrificata
inizia a rapprendersi
Articolo e traduzioni a cura di Silvia Pio.
Le immagini e le poesie in inglese e gaelico sono state originariamente pubblicate su
https://www.theculturium.com/
Debiprasad Mukherjee’s website
Gabriel Rosenstock’s blog
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