SILVIA PIO (a cura)
Da Of Animal and Other Meetings di Rogan Wolf, Portugal Prints 2017
Momenti altissimi
Ho visto gufi
Ho visto aquile.
Abbiamo avuto incontri
con momenti altissimi
nello stesso
mondo di estasi.
Ci siamo cercati
l’un l’altro
negli occhi
sapendo che ognuno
può essere trovato qui.
Nel profondo
nella membrana
che abbiamo disegnato
la stessa
dolce aria.
*
Nibbio reale (sopra Oxford)
L’autostrada del nord
si incurva
verso Oxford.
A 120 all’ora, precipitiamo
nella morbida valle
della Terra di Mezzo.
Proprio qui
sopra le corsie che fluiscono,
il nibbio reale
si inclina
e .gioisce.
Forse ci guarda.
Non conosce
la maestà precaria
del suo scrutare la collina.
Noi
nelle nostre corsie
conosciamo bene
la nostra premura
e la pochezza ad alta potenza.
State attenti al nibbio reale
al suo occhio fermo.
Aleggia con grazia stupefacente.
Aspetta il momento giusto.
*
La linea di rotazione del gufo
Mattine
per le notizie internazionali
tracciano convulsione
e giornalmente
umiliano a nuovo.
Mattine
per questo gufo di pietra
sotto questo melo
esattamente
uguale a ieri
il mio centro quieto
il mio amico.
Ma quando il sonno
mi lascia
prego il gufo
di disperdersi
spiccare il volo
prendere l’aria.
Che esulti
in ambiente libero.
Che diventi voce
da un’estensione di grandezza.
Ali di bianco silenzio
e di esatto ritorno.
*
Canto d’uccello oggi
“Signore, ho 14 anni ed ho appena iniziato gli esami… Voglio la possibilità di essere qualcosa, di cambiare qualcosa… [ma] mentre cresciamo il nostro pianeta viene distrutto… Lunedì avete trasmesso l’annuncio di James Lovelock che diceva che è già troppo tardi.
‘Abbiamo superato il punto di non ritorno’, diceva…”
Lettera di Isabelle Ellis-Cockcroft, ‘The Independent’, 19 gennaio 2006
Canto d’uccello oggi
dal colmo del tetto di fronte
verso le undici
dura quasi tre minuti.
Credo fosse uno storno.
Poi di nuovo prima del crepuscolo
(un periodo di baccano quando ero giovane)
ho sentito una flebile voce
nel grande platano
sulla strada
e l’ho vista -
una minuscola
forma sfocata
su tra i rami
che mi sgrida col suo canto.
È durato uno o due minuti
prima che cadesse l’oscurità.
*
Stare fuori – In riva al fiume
Un piccolo uccello disserta
nel giardino
stasera
chiaro in quell’albero spoglio -
usignolo, mi sembra.
inizio marzo –
non ancora abbastanza caldo
per stare fuori.
L’usignolo riversa
tutto ciò che esiste
nel suono che emette
ora. Le note indugiano
in questo posto. E forse
viaggeranno verso casa
con me.
*
Andando al lavoro
Le foglie sono fradice ci metteranno
mesi per essere di nuovo utili.
Le ho infilate nei sacchi oggi
in un mondo tiepido
ho usato le dita per rastrellare
l’erba dai loro umidi colori.
Le immagino ora, mentre scrivo -
con il vento che si alza
e la volpe che si agita rovistando al buio:
non ci sarà più luce, né aria;
sono insaccate fredde e umide;
hanno iniziato
un lungo riposo
una perdita e mescolanza di forma
un lavoro d’inverno.
*
Il gabbiano
Qui occhio freddo
e crudele sopravvivenza.
Sa tutto a proposito di
mari e bordi marini
i bocconi che vi si trovano.
Sceglie e attacca
e si riempie a sazietà
tutte le volte che può, tutte le cose
che gli mollano, in qualsiasi
tempo, anche estremo.
Andrà dovunque
ci sarà da prendere, seguirà l’aratro
o rifiuterà l’autocarro, riva o discarica -
per scegliere, attaccare e scrutare,
mantello bianco
occhio freddo.
*
Tornando a casa
È come se il paesaggio
ti raccogliesse nelle sue braccia
ti facesse sentire non solo
accolto qui ma intero.
Ti ha raggiunto e trovato
dove tu da solo
non avresti potuto. Non puoi perderti
tra questi contorni.
Segnano la mappa del tuo interno.
Sei qui ritrovato.
*
Alla ricerca
Arrivare alle parole
è come cercare pietre
nella Terra
e poi dar loro la forma
una dopo l’altra
di un sentiero.
(Traduzione di Silvia Pio)
Questo libro raccoglie poesie scritte da Rogan Wolf che descrivono incontri con animali avvenuti durante gli anni, molti di questi con uccelli rapaci; ma alcuni descrivono piante, o pietre, o alberi, o paesaggi, persino draghi e centauri … Le poesie sono state scritte durante numerose decine di anni e sono presentate in ordine cronologico.
Il libro è illustrato in maniera splendida dai componenti di un progetto artistico di salute mentale gestito da Wandsworth and Westminster Mind, che ha sede nel centro di Londra. Molti degli artisti soffrono di problemi mentali da tempo. I disegni, oltre a rappresentare la risposta degli artisti alle poesie e a cosa evocano, riescono a promuovere il messaggio delle stesse.
I guadagni della vendita del libro andranno a Wandsworth and Westminster Mind e all’associazione benefica Hyphen-21, che l’autore gestisce.
Nell’introduzione Rogal Wolf dichiara: «Ho scelto il titolo anche per riconoscere il fatto che non tutti i soggetti di queste poesie sono animali in quanto tali, ma ognuno rappresenta un aspetto della creazione al di fuori della mia capacità di valutazione, al di fuori del mio campionario di reazioni. Perché davvero non so cosa significhi essere un gufo, non più di quanto non sappia cosa significhi essere una pietra o una campanula, e guardo tutti loro dal di fuori. Al contrario guardo me stesso dal di dentro, come meglio posso. Guardo ai miei simili umani dal di dentro, come meglio posso. Ed è un’altra cosa.
[…] Gli incontri registrati dalle poesie hanno avuto un impatto su di me ed inevitabilmente mi ci sono rispecchiato. Anche se non so in quale modo questi incontri abbiano avuto un impatto sui soggetti delle poesie, spero che almeno io sia riuscito a dimostrare loro sufficiente rispetto. La mia razza non ha dimostrato abbastanza rispetto per i suoi compagni sulla terra da quando è apparsa né è stata all’altezza del suo ruolo dichiarato di custode e amministratore».
Portugal Prints è un progetto creativo di Wandsworth and Westminster Mind con sede a Camden Town, Londra; da più di 35 anni offre programmi di sostegno alle persone con problemi mentali: laboratori, gruppi di terapia, esperienze di lavoro, visite a musei, e opportunità di istruzione, formazione e lavoro.
Il libro si può comprare online qui . Cliccando sulle pagine è possibile vedere il contenuto.
Rogan Wolf è poeta britannico e assistente sociale in pensione. Ha lavorato in centri di salute mentale a Londra per più di vent’anni. Ha fondato e gestisce l’associazione Hyphen-21, che ha lo scopo di identificate e realizzare principi validi e pratiche creative nell’assistenza sociale, dirette soprattutto alla salute mentale.
Uno dei progetti di Hyphen-21 si chiama ‘Poems for…’ ed è attivo dal 1998, con il finanziamento – tra gli altri – del UK Arts Council, del Servizio Sanitario Nazionale, di John Lewis Partnership e del Foreign Office. Attraverso questo progetto vengono forniti dei poster con poesie da affiggere in luoghi pubblici: scuole, biblioteche, luoghi dove si tratta la salute e l’assistenza sociale in tutto il mondo. Si veda l’articolo in Margutte: Poesie da appendere al muro
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