Il silenzio non tace, ma è comunque di poche parole

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UGO MAUTHE

c’è l’assenza di peso
d’ogni passata stagione

calendario di atti
unici come ogni atto

c’è il loro greve sipario
sceso senza discrezione

*

la nostra somma
di differenti parti
non supera nessun intero
non contiamo
eppure viviamo

il mio miglior nemico sono io
io che mi do del tu

*

ogni volto che si volta è un mistero
puoi solo sperare che sia sincero

*

testo bloccato termine grafico
un po’ troppo schematico
antipatico giorno antipoetico

*

in un piccolo specchio ovale
al posto della foto tombale
il brivido dell’effetto finale

*

dov’è il non detto
se non nel bianco
del non scritto?

*

non puoi sapere
cosa si prova quando
provare è un ricordo
che non riappare

*

il silenzio non tace
si accomoda
mi guarda
e non mi dà pace

Da Il silenzio non tace, Edizioni Ensemble, 2019.

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Ugo Mauthe (Palermo, 1953) è un pubblicitario con una lunga esperienza come copywriter, direttore creativo e docente di comunicazione. Nel 2017 con la fiaba Sem fa cucù ha vinto il contest “Racconti nella Rete” (pubblicata poi all’interno di un volume edito da Nottetempo). Ha pubblicato il romanzo Qunellis e la raccolta poetica Minuziosa sopravvivenza. Ha ottenuto riconoscimenti in vari concorsi, fra cui Albero Andronico, Argentario, Bukowski, Pietro Carrera, Città di Castello, Città di Cattolica, Fiabastrocca, Giovane Holden, Carlo Levi, Il Meleto di Guido Gozzano, Lorenzo Montano, Andrea Torresano.
(Le immagini sono tratte dal profilo Facebook dell’autore)